749 MCCCCLXXXXIX, MAGGIO. ter loqueiidum intisi questo che in Pranza era 4 cardinali, quel di Valenza, quel di Lion olirn si chiamava di Bordeos sta a Paris, quel di Roani over di Arnbosa eh’ è zerman di questo re, et quel di San Mallo sta a San Mallo, llem, el Cardinal San Piero in Vinculu era in Avignon al suo vescoado con mal franzoso. Ilem, monsignor di Arzenton non è in grafia di questo re, per esserli sta imputa non volea seguisse el matrimonio dii re in la raina, et messe su li baroni di non andar a lu incoronation. Ilem, monsignor di Ugni è cusin dii re, à anni 30, tutto di esso re et molto amico di la Signoria nostra ; e monsignor di Obiguì è gran capitano, sta col re. Ilem, el re è di anni 38, bello, gracioso, human, va a caza a gran pericoli, dà sempre audientia a chi la voi, si chiama sire ; manza solo a taola, è savio, sta sempre con la raina, voi che li danari siano dati per sua po-liza, et voi sia pagate le zente d’arme e non dar li danari a li generali, (pialli sono 4 : zoù di Linguado-cha, di Borgogna, di Picardia e di Pranza ; non sta con spexa in la sua corte, veste negro di veludo e la raina di seda, la qual sta con spexa in la sua corte, è dona savia, et è quella fa il re sia polito di li labili; e la raina è bruta et era graveda. Ilem, el Cardinal Roam, eh’ è apresso questo re il tutto, à 7 fradeli, tra li qual monsignor di Albi. Ilem, el re chiama don Fedrico, e non re l’edrico, et il signor Lodovico, e non ducha di Milan. Ilem, che li do oratori di Zenoa che veneno, domino Carlo Spinola et Franco Zustignam, a la audientia, exposeno al re reverendissimo, et era il Cardinal Vincula, et disseno venivano per il governador di Zenoa, e poi ditto, el Cardinal Roani rispose ; « Chi è quel governador? per chi esposto? Disseno per il ducha di Milan, e il cardi-dinal li disse ; Andate con Dio, e quando verete per nome di amici dii re, soamajestà vi aldirà ». E cussi fono licentiati. Ilem, era do oratori fiorentini, lo episcopo di Paci et Piero Soderini, et il gran canzelier è di Lucemfort di nation bergognese e vadagna assai in la chiesia di San Dyonisc a Paris, li re vien sepe-liti, et il loco di Bles è proprio di questo re sul’ Or-liens di Ambosa, lontan do lige eh’è mia 18, dove morite re Carlo, et per questo il re sta volentiera li perchè ivi fo incoronado e bave la prima nova di esser re ; et che soa majestà non à piacer di scentia. Ilem, che in Franza è assai mali franzosi, chiamati da lhoro grossa varola, over mal napolitani. Ilari, madama Joanna fo moglie di questo re, et sorela fo di re Girlo, sta a Burgos, è brutissima dona, à franchi 30 milia di provision, et quello li dà la terra di Burgos. Ilem, la fiola di re Federico chiamata..... non ha voluto il liol dii papa per marito, licci habi auto gran doni, è dona bruta, sla con la raina, si mariderà in monsignor de la Roza baron di Berta-gnu, qual sarà il monsignor di Laurai, di lo qual era inamarita, et monsignor de Clarius l’aiuta a non far le noze. Ilem, el ducha di Lorena è amico di la Signoria nostra, era a la corte, vuol la Provenza, el re lo pasce di bone parole, vien chiamato re di Sicilia e non ducha di Lorena. Ilem, madona Bona fo moglie dii ducha Galeazo di Milan, sta a Lion priva di la provision, havia di G000 scudi a tempo di re Carlo, zoè 3000 di Berlagna la raina la privò, et 3000 di Franza el re l’ha privata. Ilem, che milanesi partiva fin 12 zorni a furia dii regno, juxta l’edito fato per il re, il qual à gran voja de l’impresa de Italia, e aquistar il suo stalo di la ducea di Milan etc. A dì 24 mazo. In collegio. Veneno sicr Hironìmo 295 Zorzi el cavalier, et sier Nicolò Michiel per esser più zovene, juxta il consueto referite. Prima tre cause fo il perlongar tanto il concluder di la liga : la prima el papa non volea, dicendo prima si acordasse con Maximilian, el qual Maximilian prima volea acordarsi con tuor guera insieme con la Signoria nostra, secondo volse concederli il stato di Milan, con questo li desse 1000 lanze a esso re di romani a tuor il stato tien la Signoria nostra in Lombardia. La se-gonda causa, fo per li malivolli che diceva mal al re di la Signoria, e solam in quella corte era nostri amici il ducha di Lorena e monsignor di Lignì, e non niun altri nè il Cardinal Roam nè il gran canze-lier eh’ è il segondo homo apresso il re, ni eliam el meraschalcho di Giae. La terza causa fo per li danari voleva dimandar, et haver 300 milia ducati, et poi rimosso il re volse concluder ditta liga, et disse certe parole conira il Cardinal Roam, adco da poi ditto Cardinal fo favorevole a la conclusione. Ilem, che la Franza non era contenta il re venisse in Italia, ma lui si con tutta la sua fantasia. El li havia dato il privilegio di la confirmation di la liga, bollato con li capitoli, et havia voluto uno altro da essi oratori solo scrito per lhoro. Et presentò una lettera di esso re a la Signoria nostra la qual non fu leta etc. Et li ha donato cerli arzenti. Ilem, che ’1 di di la publication non fono essi oratori perchè fu fata senza cerimonia, il re aldite messa in capefla, non fo fato campano ni altro, ma fo publicà la liga in corte, et per la terra da uno trombeta, et essi oratori andono a San Domenego a messa. Ilem, sempre erano stati tutti tre uniti; et che a Lion e a Paris fo publicà la liga, come li disse a Lion misier Bonin qual ivi sta. Ilem. che niun francese era suo amico per esser ho-