1367 pono vegnir per sotto la strada alta apresso Varmo, et poi andar a un loco chiamato Sterpo, poi a Ham-bre, poi a Mortegliano, over per sopra castello de Porpeto, et continuar la strata verso Strasold’o, et s’el fusse pia da’ inimici piar et intrar sopra l’isola de Cervignan, el sempre caminar apresso l’Isonzo, et con podio pericolo se poriano unir con lo campo di Citadella, et come intrasseno dove è lo pericolo quelli che fusseno in Citadella potrà dar in la scliena a l’inimici che volesseno contrariar a lhor unione, perchè subito li pono veder. Et è da saper el magnifico luogotenente vuol tuor un quarto de tuta la zente de la Patria et motoria in Udene, fazando questo saria ruinada tutta ditta Patria, perchè un altro quarto si è in Citadella, a8 Di Zara, di rectoì'i. Dii zonser li di 100 scliio-petieri di quali hanno posto parte la Urana, et ha aviso turchi venir in Friul ; manda una lettera da Ragusi dii Gondola, di 23 avosto non leta. Di Spulato, di sier Marin Moro conte, di 19. Di uno aviso da madona Zolina cugnada dii vav-voda Xarco Drasoevicb qual stava mia 15 di Spalato in uno castello: come per 4 exploratori havia Schender bassà a dì 13 partì di Bossina con cavalli 4000, vene a Uscopia lonzi di Verbossana dove lui babita con exercito grandissimo, et altro particula-rità ut palei. Du Chiosa, di sier Zorzi Pixani doctor el ca-vulier, podestà, di ozi. Come eri zonse lì Meleagro da Forlì, et ozi Colla fìol di Jacomazo da Veniexia con llioro compagnie, vanno in FriuL Vene Bernabò de Varmo castelan di la Patria, et mostrò i lochi di la Patria da marina el Aquileja la ixola di’Cervignan dove slaria securi cavalli 3000; perl’aqua di la Mondina, Aquileja si poi poner in isola è mia 8 lontan di la Citadella, sichè la via del mar ne è aperta. Ilem, vi è Morali, il caslello di Perpedo, Palazuolo dove staria cavalli 3000 per dar ajuto a Udene, et uno castello chiamato Armo eh’ è di Savor-gnani, poi Latisana dove staria 2000 cavalli, et questi lochi si tene quando fo presa la Patria per li qual la Signoria nostra si aidò. Ilem, le 4 vie per terra è Sazil, Brugnera, Portobufolè et la Mota la qual è la mior via. Ilem, li villani di la Patria non hanno arme, etc. Vene quel frate Antonio di Corvatia, stato 12 anni a la cha granda per frate con maistro Gabriel, qual referito : esser venuto por la via di la Patria, et ritrovato in quella parte dove habita el ban di Jayza li parlò, qual è chiamato il conte Francesco de Do-bor, è suo parente, à castelli 18 del ban, et 23 di soi et di la moglie, come par in una poliza li havea tutti scritti, et li parlò dicendo quello havea fato turchi a Zara, et erano per venir in Friul, et volea mandar uno suo a la Signoria nostra acciò mandasse uno secretario over ambasador al re di Hungaria, qual si offerisse menarlo lui, et questo feva per ben di la cristianità. Et come era zonto dal re un amba- 528 sador dii Turcho qual portò presenti, et vene con 30 cavalli, et il signor re a compiasontia di baroni, vhlelicel el conte Stefano Spalatino governador di tutto il regno di Hungaria, Thomas arziepiscopo de Stridonia, Piero zudexe di corte la regia, Piero Grof capitano de Transivanien, Giorgio Proposito che lien il sigillo dii re, et ban Nicolò Francesco ban di Jayza, et esso conte Francesco do Dobor, iinde il re MCCCCLXXXXIX, SETTEMBRE.