969 MCCCCLXXXX1X. LUGLIO. 970 tutta la potente armada avevimo, che tìci piacer a quelli di pregadi ad aldir. Or fu mandata la parte qual zà la Signoria bavia balotà ; et sier Hironimo Querini era di pregadi fradello dii provedador di Cataro andò in renga per respondcrmi contra, et per esser l’hora tarda fo rimesso a un altro consejo. A dì 27 lujo. In collegio. Vene do oratori di Cataro novamente venuti, ringratiò la Signoria de li provedimenti fati et munition mandate, laudò il ree-tor lhoro, suplicò si tolesse Montenegro et Zupa, el qual Montenegro fa homini (¡000, et è le mure di Cataro. Li fo risposto per il principe si eonsejerà. Vene l’orator di Urbin, qual si parte questa sera et va a Urbin, disse ha una lettera, di 24, dii suo signor sottoscritta di sua mano, in risposta di quello li mandò a dimandar la Signoria per lettere per con-sejarsi. Aricorda domino Zuam Batista Carazolo primo homo de Italia per esser capitano di le fanterie, untle lui voleva deputar capo de li soi homeni d’arme 100 suo cugnado signor Zuane di Gonzaga, ma non voi per rispeto de la Signoria, ma darà lai cargo di esso capitano, de li 80 homini d’arme et 20 balestrieri a cavallo, a misier Mordo di Orlona et misier Julio Cesar da Perosa. Item, aricorda dei contestabeii esser lì do valentissimi : el conte di Car-pegno et il conte di Starpeli, et il reslo de’ soi sono con fiorentini. Item, sopra le artilarie aricorda si togli a’ francesi, perchè sono maistri di guerra. Fo rin-gratiato il signor suo de li aricordi, et ditto vadi in bona hora. Vene l’orator de’fiorentini, et disse li soi signori si scusa non satisfar a li ducati 15 milia per caxon di le guerre, ma che lo voglino far, et sarà fin qualche setiinana; et fo mandato fuori per consultar la risposta, et poi, per il principe, li Ib risposto gajar-damente: che fiorentini hanno torto, et dieno satisfar ' a la promessa, et che eramo menadi in tempo, et si risolva una volta. Vene monsignor di Beumonte orator di Franza, al qual fu letto la lettera fu preso eri di scriver in Franza ; et come le lettere nostre fono mandate a Bergamo per mandarle in Franza erano sta rimandate qui per non esser via segura da portarle. Item, letoli la lettera abuta da Roma; et lui dimandò che si dovesse romper, et il principe li disse : si farà ; et lui dimandò zercha el suo andar in campo, li rispose eramo contenti et si scriveria al roy. Et è da saper in questa terra è Antimacho secretario mazor dii marchese di Mantoa, qual è in parlamento streto con li oratori di Franza. Vene l’episcopo orator di Milan : fo brieve, di- mandò la risolution dii sai ; et il principe si scusò non esser sta tempo ; et lui disse li provedadori dii sai haver ditto manclia per la Signoria et non per lhoro, et si partì. Vene l’orator di Napoli, per il qual fu mandato, al qual lu leto la lettera si scrive a Napoli, et che il re suo si desdegna di lar movesta al papa, et lui ringratiò di la comunication, et disse scriveria. Vene do oratori di la comunità di Salo : misier Hironimo da Salò, dotor, et____presentò una let' tera di sier Zuliam Gradenigo provedador per tulli li danari per le do limitation dii subsidio cristiano, oferendosi, etc. Fono laudati molto dal principe. Vene li conti di Porza, castelani in la Patria di Friul, et avisò uno Zuam Febus da Torre capitano di Fiume passò per Pordenon, qual era stato orator per il re Maximiam altre volte al Turcho, et al presente à parlato ai turchi, sichè va, etc. : et avisa turchi esser li confini, dimanda qualche monition di polvere et schiopeti per li soi castelli ; el ne fo comesso al nostro bordine la expedition. Veneno sier Marchio Trivixam et sier Marco Antonio Morexini el cavalier, vanno provedadori in campo, et dimandono li secretarii. El Trivixam volse Zorzi Negro, et il Morexini, Nicole) Aurelio. Da Roma, di l’orator, di 23. Come bavia ricevuto lettere, di 16. Fu dal papa, et comunichò la risposta fata a li oratori francesi col senato, et il papa li piace, ringratia la Signoria, voi excumunichar el signor Lodovico et il Cardinal Ascanio, et scriver a li electori di l’imperio, ma voi-prima la forma da la Signoria omnino. Ilem, à concesso le do altre decime al clero libenlissime, et questo fo avanti zonzesse la nostra richiesta; et il papa haver.ditto la Signoria spende al mexe ducati 250 milia, sichè era su gran spexa, et prega si scriva a Napoli Colonesi non fazi novità, perchè soa Santità sta con paura, et sta ad-vertito, non ense di palazo ; et l’orator nostro li aricordò facesse fanti et zente, et il papa disse el ducila de Milan è superbo, avaro proditor et pieno di perfidia, tratava di haver Pisa, et hora è nimico de’ fiorentini. Item, el papa è in praticha tuor fiorentini in liga, et per tuor la terra et rocha di Nepi à mandato Zuam Cerviliom, el qual andava per le terre de’ Colonesi et è sta fato prexon ; et dicti Colonesi con 100 cavalli et 200 fanti hanno roto le strade, et sono venuti fin a Santo Sebastiano fuor di Roma, et il papa à posto guardie di zente a le porte, voi far fanti, etiam Colonesi fanno fanti, con li danari i hanno da Ascanio ; et il formento in Roma è cresuto da 6 carlini fino a 10, la biava da 5 a 6 ; et che l’orator