473 MD1X, Ll'GLIO. 474 222 Dii mexe di lujo 1509. A dì primo. Veneno incolegio, senza compagnia, sier Zorzi Pixani, dotor, cavalier, sier Zuam Badoer, dotor, cavalier, venuti oratori di Roma. Et il Badoer referì alcune cosse, e dii mal voler dii papa, liaulo fin borra contra la Signoria nostra eie. ; et de occurrentiis prcesentis temporis, et nel suo partir quello esso papa li disseno. Da poi disnar, licet l'usse domenega, lo pregadi. Et poi leto letere, il sumario di le qual scriverò di soto. Fo fato far la relatione breve di Roma, di le cosse recente dii papa, a sier Zorzi Pixani, dotor et cavalier, venuto orator di lì. E compita, ussite di pregadi, per non esser di quel consejo ; et è cazuto novi ter savio di terra ferma. Et in questa matina nitro in colegio do savij di terra ferma, ma per dir meglio di la guerra, sier Andrea Trivixam, el cavalier, et sier Nicolò Bernardo, da San Pollo. Fu fato provedador a Cividal di Friul sier Daniel Dandolo, fo provedador a Feltre, quondam sier Hi-ronimo, qual dicitur è amalato e non voi andar. Fo soto sier Ferigo Contarmi, fo provedador ad Axola, quondam sier lliroriimo. 11 scurtinio sarà posto qui soto. Et il Dandolo fo molto biasmato. Fu posto, per i savij, far certa exemptione a quelli di la Patria di Friul, per anni cinque, ut in parte. Et fu presa, videlicet a’ vilani. Fu scrito a Roma, a li oratori vanno, una letera, posta per i savij, che zerchino haver dal papa il levar di la scomuuicha, poi che l’à ’ute le terre, la qual scomunicba ne à fatto gran danno; e si ’1 dicesse zercha Treviso e Udene sia dato al re di romani, che rispondine nostra intention è manlenir ditte terre etc., ut in parte. Et sier Alvise di Prioli, savio a terra ferma, messe fusse dito al papa, che conzasse la cossa con dito re, che havessemo Padoa e padoan, Treviso e trivisarn etc., ut in parte. Fo disputation : parlò dito sier Alvise di Prioli, sier Zuan Corner, savij a terra ferma, et sier Antonio Condolmer, qual ozi è ussito di colegio. Andò le parte: 5 dii Prioli, il resto di savij. Et fu presa la letera el expedita la sera a Roma. Dii Castel Francho, di sier Christofal Moro, provedador generai. Dii ritorno dii secondo suo trombeta, mandato a Bassan a quelli capitanij tedeschi. Qualli li hanno risposto, che lhoro sanno ben la comissione lhoro hanno dal re suo, etiam che ’I nostro provedador dia saper la cotnmission li à dato la Signoria ; et con questo 1’ hanno rimandato. Sono quelli alemani erano. Di Treviso. Chome quelli citadini veleno elezer X oratori a la Signoria, per li danni fanno quelli tedeschi è a Bassam ; e si prevedine etc., ut in litteris. Di campo, dii provedador Griti, da Mestre, più letere. Di quelle occorentie. Replicha l’intention dii conte di far lo alozameulo; e inteso la dilibera-tion dii senato, li piaque assai e farassi con pocha spexa e seguro. Di Udene, fo letere. De occurrentiis ; 0 più di 222 F usato. Noto. In la relatione di sier Zorzi Pixani, venuto orator di Roma, qual fu di una horra, questo fo concluso: che ’1 papa, si ’1 re di Franza andarà fuo-ra de Italia, che ’1 ne-manderà a la longa e non farà 0 ; ma ben si ’1 restasse, per paura soa e non per amor et compassion ne porla, el faria e liga e quello vossemo, dicendo sopra questo molte parole, ut in relatione. Et quello li disse quando fonilo dù soa santità a tuor licentia. Et domcnte pregadi era suso, intrò una di le galie di Fiandra, capitanio sier Agustin da Mulla, e poi intrò le altre do, et fo sonato campano a San Marco de more. Queste galie sono riche di ducati 200 milia. Et di Antona a Otranto, eh’ è mia 5000, sono venute in zorui 31 ; et mai à tediato scala alcuna, se non Olranto, su le qual levoe sier Andrea Contarmi, governador, qual in quel zorno che le zonse, a dì ... mazo, consigliò la terra e rocha a’ spagnoli, justa le letere mandatoli di la Signoria nostra, ma quelli citadini per niun modo si voleano dar. Levoe etiam altri rectori di la Puja, come'dirò di solo; et poi navigono a Liesna, demum qui. La qual venuta fo oplima a la terra, per molti respeti. In questa matina, tardi, sier Thornà Mozenigo, procurator, savio dii consejo, sier Alvise Mozenigo, cavalier, savio a terra ferma, sier Stephano Centanni, cao dii consejo di X, fono in chiesia di San Marco, in santuario, per veder certe zoje etc. Credo per darle a 1’ orator ungaro, le dagino al re a conto di parte dii suo credito. Gionse, nel vegnir zoso di pregadi, lelere di Roma dii Cardinal Grimani, di 28, e di Andrea Rosso, secretano nostro, il sumario di le qual, per esser in zifra, non se intese, ma scriverò poi. E fo dito esser venuto a Hostia 8 barze et do galie francese, chi dice per robar il castello, altre per conzonzersi con quelle galie dii papa è lì, per vegnir insieme contra di nui e andar a tuor Cypro.