1103 MCCCCLXXXXIX, AGOSTO. 110G che son quatro cavali uteli, e il ragazo e il cariazo. Ila mandato uno altro explorator, qual tornato aviserà. Di Bergamo, di rectori, di 17. Avisa haver da uno citadin venuto di Milan questo medemo dii prender di Arai loco importante propinquo a Alexandria per tratado, et hanno dato al castelan ducali 800, et sono col campo a Anom, et quello bombardava, et disse è sta scoperto uno tratato haveano in la rocha di Anom. Ilem, haver essi relori da altri da Brienza : che al monte di Brienza era sta fato la mostra di (¡000 homini dubitano non fazi danno a (juella valle, maxime a quella di San Martin, hanno fatto provisione per far star preparati li homini, et ordinato a le valle vicine dagi ajuto, sichè non restano proveder al bisogno. Ila ricevuto lettere di la Signoria nostra che mandino exploratori, et cussi hanno fato. Da Iiavena, di sier Alcixe Venier podestì et capitano, di 18. Come erano zonti li alcuni capi di li fanti spagnoli, vien di Ho ma per danari etc. Ilem, per un’ altra lettera scrive: come uno Nicolò da Iti-mano fo condutier di la Signoria nostra li ha ditto, el mostratoli lettera di sua mano, che il conte Alber-tim, governa le zente di la madona di Forlì, veria a soldo di la Signoria nostra con *200 balestrieri a cavallo et 200 homini d’arme, et voi dar piezeria per ducati 25 milia, et à tre lioli tutti apti a far fati d’arme. Da Zara, di redori, di 11. Come el vayvoda Xarco era venulo lì, al qual con li syndici nostri li li disseno la Signoria averlo conduto con 100 cavalli a ducati 3 per cavallo al mexe, et lui voleva etiam la biava tandem contentò senza, et prega si mandi li danari presto, qual za à fato 60 cavalli, et è cossa di gran ben, a quelli contini osterà contro turchi. Ilem, quel Caxole voria il salvoeonduto, pregano la Signoria si risolva, perchè li liavia esso mandato a dir che la Signoria in queste moveste dovea mandar a dir al suo duella Corvino qualeossa. Ilem, hanno da Spalato, di 8: come turchi zercha 1000 sono passati i ponti, non sa dove vadino. Ilem, hanno aviso a Trau sono venuti alcuni turchi per danizar. Ilem, per do da Zara fuziti, fono fati presoni da’ turchi, venuti par la via di Ragusi, dicono Seander esser ito a la porta, et à lassato la preda fata su quel di Zara in certo loco, et nel capitolo hanno auto da Spalato per turchi portano con si gradizi per quelli casteleti o per le mure di Sibinieo. Di Sil/inico, da sier Velar Brayadim conte, di 8. Come per uno patron di uno navilio, vien- di Puja a di li) lujo, disse passò sora Na|>oli 40 in 50 velie I Diarii di M. ifX.NXTO. — Tom. II. francesi, et il re mandò una fasta per saper ehi tossono, et lhoro mandò do galie «Mitra la ditta, et quelli di la fusta scampono via, et le galie tolseno la l'usta. Ilem, per uno venuto da Cataro, è zorni (i partì, à inteso el Signor turcho esser in Scopia con 100 milia persone, à mandato a preparar coperti a la Yalona, et che l’armata dia passar in Puja. Ilem, à aviso da Spalato che Synam voyvoda del Monstar dia eorer a danni di la Signorìa in Dalmatia, per tutta quella settimana. Itera, di li ducali 200 li fono mandati à speso più di la mità in reparar le mure di Gerbaz, dove si redusse quelli poveri cita lini con li animali, dii resto à dato meza paga a quelli poveri soldati. In questo pregadi fo messo parte, por li savii dii consejo et di terra ferma, scriver a li provedadori nostri zenerali in campo cussi: come terzo zorno li scrisse dovesseno andar in campo sul nostro, et celerar, cussi al presente volemo vadino col nome di Dio a la iruption contro il ducha di Milan dove li par meglio, usando crudeltà a li nemici, et amor e ben a quelli verano voluntari a la dedilione di la Signoria nostra ; et che inanella sulum quelli di Ur-bim, Rimano et li fanti di Roma, quali stativi sariano in campo, et sì ben non erano polite le artilarie non restasseno per questo, havendo perhò adverten-tia lhoro provedadori col conte ili Pitiano governa-dor nostro a la conservatfcm di l’exercito, et che celeri la cossa. Bave ditta parte do non sincere, 1) di no, 106 ili la parte. Fo posto, per li ditti savii, scriver a l’orator a Roma laudando il papa, ringratiando dii mandar il Cardinal Borgia qui per legato, qual lo honoreremo. Et da ilio sia preso di andarli conira el principe nel bucintoro et paraschelmi, et sia aparechiato la caxa dii marehexe di Ferrara. Bave lutto il consejo. Ilem, fu posto, per li ditti savii, scriver a Roma al prefato orator, che ’1 ducha di Milan non restava eie. ; et mandarli l’aviso di Crema : come mandava uno orator al re di Ungaria ; et che l’orator di Napoli fo in collegio a dimandar il transito per oratori di Milan et dii suo re, vano in Bungaria per 428 le cosse di la raina, pertanto debi dir al papa mandi uno suo a ditto re, et nui manderemo uuo secretano statini. El sier Bendo Zustignam savio a terra ferma, et nui savii a li ordeni, volevamo fusse elccto uno orator in Ilungaria qual debbi partir in termine di zorni 8 et ditto sier Benelo Zustignam andò in rengha in favòr di l’opinion sua et nostra, volse risponder sier Francesco Trum, ma fo termini d’a-cordo indusiar questa materia a doman ; et nui savii 70