561 MCCCCLXXXXIX, MARZO. 562 no mandato .lacometo da Novello con 100 fanti in Filotello, et che in Val di Serchio, per mantenir quel passo, voi mandarli altri 30 cavali lizieri. Concludono voler danari, li citadini dimandano et li osti, ergo etc. Di sier Domenego Malipiero proveditor. Come li galioti andavano via, come disperati per esser 80 mexi alcuni erano fuora. Di sier Vicenzo Valier proveditor sora i siratioti. In consonantia. Et che Mercurio Bua cao di stratioti con 25 cavali era partito et andato a Lucha, demun a Milano, per non aver danari. Da Bologna dii secretano, di 25. Che era venuto uno di Urbirn stato a Lucha in officio, dice li stralioti vien di Pisa lì, et il comissario di Milan li dà danari. Ilem, è stato a Fiorenza et feno varii razona-menti, e dice si non fusse il ducha de Milan, fiorentini meteria la parte di aconzar le cosse con la Signoria e intrar in la liga ; et il ducha solicita l’acor-do, li promete la restitution di Pisa, poi ; et lhoro torano Medici dentro. Et era passato per Bologna domino Cesar di Birago, va a Roma per il ducha di Milan, et eliam domino Augustim de Becharia qual va a Siena alia non sunt. Da Durazo di sier Vido Diedo baylo, capitano, ■ drizala a li cai dii consejo di 10. Zercha cosse tur-chesche, la qual fu letta con li cai di X, mandati tutti li altri fuora. Ilem, fò prima leti li sumarii di nove di turchi si mandava in Franza, e fo spazà le lettere. Da poi disnar, el principe andoe a 1’ oficio in chiesia, ut supra. A dì 29 marzo. 11 venere santo non si reduse co-legio. El principe fu col ducha e oratori di Milan- e Fiorenza in chiesia a 1’ oficio di la sera, poi al mati-no, et poner el nostro Signor in sepulcro con assai luminarie, et fo praliehato juxia el solilo per fra Ju-liano di Muja, predichava ai frati menori. Et in questa sera vene lettere da Fiorenza di l’orator dii ducha di Ferrara a esso ducha scritte, che li advisava fiorentini haversi risolto di mandar il compromesso etc. Et cussi la ma lina vene le lettere di essi signori fiorentini a’ lhoro oratori, adeo in questo zorno, licei fusse el venere santo, el principe si reduse con li con-sejeri savii in collegio e poi vene a l’oficio ; et vene lettere di Castel Delze che li fanti è partili et erano restati solum 1000 : el conte dubita star lì, voi venir a Ravena ; et fo scrito in campo di li successi di l’acordo et steseno questo pocho etc. Et cussi a Bi-biena confortando il star ivi. Ilem, vene lettere di Roma, di 24, et di Napoli, di 16, etc. Noto. Come eri da matina ai frati minori el reverendo domino Francisco Saxom, di età di anni... 1 Diarii di M. Sanuto. — Tom. II. generai di tutto l’bordine, zoè el zuoba santo, disse la messa e comunichò li frati ; et el Trombeta, leze a Padoa, disse lo evangelio, et Marco Cabrici, veneto, disse la epistola, sichè fo bel veder e assa’ devotion. A dì 30 marzo. Sabado santo. Da poi la messa el collegio si redusse. Et vene misicr Zuam Lucha da Pontrcmolo, per nome dii ducha di Ferrara, qual sentalo aprcsso il principe disse : come fiorentini ha-veano fato el compromesso nel signor suo, zoè era fato a Fiorenza in comissione a dì 25 manto per li 10 di la bailia, et erano solum 8 sottoscriti ; et questo per mexi 2 durasse. Et poi fo leto il nostro qual era sta fato per Gasparo da la Vedoa et Bernardini di Ambrosii zeneral, che li dà termine 15 zorni, et quel di fiorentini è sta fato per Antonio q. Joanne Valense secretario de’ fiorentini ; et nomina li oratori Zuam Batista di Alvise Rodolfi et Paulo Anton So-derini q. sier Thomà. Et fu posto bordine poi disnar facesse venir qui li oratori fiorentini a pregar il compromesso. Vene Bortolo Rozom secretario dii ducha di Milan, qual era ritornato da Milan, et portoe lettere di credenza dii suo signor, di 25, et expose la bona mente dii signor suo, et quello havia operato et voi viver e morir unido con la Signoria nostra. Et per il principe li fo risposto ringratiando il ducha etc. Et dito secretario andò e vene per stafeta. Da Roma di l'orator, di 24. Come ricevuto nostre leltere che dovesse comunichar col papa la venuta dii ducha di Ferrara qui, et la publication di la liga si faria. Fue da soa Santita qual li dimandò di l’acordo, etc. Et che saria contrario con la liga di Franza ; et esso orator li rispose bene ; poi il papa li disse Ascanio li havia ditto la Signoria nostra mai laseria perir il ducha suo fratello. Zercha il publicar di la liga disse haver di Franza questo, et aspeta uno orator con il qual la r.egia majestà intimerà li capitoli ; et che dii matrimonio in la fìa di re Fedrico era fuor di speranza, eliam in quella di monsignor di Libret in dubio era ; et che soa Santità voi esser con efleto in la liga, ma non in evidentia»fìn non vengi el ditto orator o non veda il re mandar zente in Italia ; et che a li oratori yspani por darli pasto il papa havia in concistorio ritornato la citò di Benevento a la chiesia, e questo a requisition di le regie alteze ispane, et spera por questo haver a disponer di l’arzive-scoado di Valenza; et che soa beatitudine à per via 225 di procuratori di Poiana : come 'turchi havia abuto gran frachasso in li passi tra Valachia, et benché vlachi era et è sottoposti parte a’ turchi, pur si ha-veano acordalo con il re di Poiana a disperder tur- 36