627 Da Tu,rim,'dil secretar io nostro. Come quel '¿orno, hessendo andato a visitar monsignor el canzelier, dimandò si havia nulla da la Signoria nostra : rispose esso signor di no ; et lui disse haver lettere da Milan di la sententia fata per il ducha di Ferrara in la materia di Pisa, el havia lettere andava al ducha di Savoja con la sententia, et disse haver piacer di Tasseto di le cosse de Italia : et ha che il roy per voler rinovar le lige con la caxa di Franza, over di Savoja, havendo il ducha mandato soi oratori da esso re, qual à mandato monsignor di Lion di Bertagna al ducha per veder di redur la renovation di la Jiga, perchè el ducha Filippo e questo ducha non l’à tata et li altri duchi tutti l’haveva, perhò che questi do hanno voluto esser neutrali. Item, ha per uno secretano ili sguizari: come quelle cosse persevera contea al re di romani, et che do episcopi et uno abate si haveano interposto a l’asseto. Ilem, di Aste nulla ha, solatii da uno suo amico che misier Zuam Jacopo aspeta le zente di la guarnisom deputati e li capitani : et zenoesi è con astesani, et misier Zuam Jacomo li ha mandato a dir voi venir a le arme. Item, el conte de Misocho con l‘2 cavalli partì di Aste, el andò a Carmignola per concluder il matrimonio con la lìola dii marchexe di Saluzo. Item, manda lettere di l’amico ledei, videlicet domino Bonino de Boninis, qual non si sottoscrive, et dice sono importante. D i Lion di l’amico fedel, di 9 aprii, Come la corte è a Bles, il re si aspeta a mezo mazo a Lion, et si prepara li ornamenti per la entrada di soa ma-jestà, mi! prima anderà a Paris, allora tulli crede le zelile vera in Lombardia, sichè tutti lo credono di certo. Et a dì ‘23 dii passato passò per lì uno araldo dii re, va al parlamento dii Doltìnà, comanda prepara tiom di farine in copia, el sinici per la Provenza, et a li lochi è su le strade fa preparar vi-tuaric per esser lochi sterili, che siano forniti di pan, vili, et carne nel Doltìnà et nella Provenza ; el il re ha tansato quello hanno a pagar le zente d’arme al pasto, et manda un preosto per ciascuno capitano per punir quelli non voi etc. sichè voi le cosse vadi con bordine, et voi non vadjno le zente zoso di la strada, à fato provisiom non si fazi danno a li villani. Et lì a Lion'è venuto un zeneral de l’intrada de Lin-guadocha qual fa lì adunanza di danari, si aspeta li altri tre zenerali di Franza, tutti hanno comandamento di haver 800 franchi eli’ è ducati 400, et fanno fino bora provisiom di scuoderli. Item, per una lettera di 23, da Burgos di Spagna di uno merchadan-te : come quel re mandava 600 lanze in Perpignain 6-28 dimostra etc., lumen crede sarà zanze, non sa quello voglia dir questo. Item, sguizari con il re di romani et con le terre de l’imperio si preda et brusa el paese, sguizari pur sono superiori : si tritava l’acordp ma sguizari voi li dagi quello hanno speso in l’impresa e certe terre, ma non liarà effecto perchè vo-leno troppo cosse. Item, havia una lettera di sier Hironimo Zorzi orator nostro che li preparasse una ‘24 caxa perchè in l’hostaria stava mal, adesso poi per queste fiere, e fiorentini stanno atoniti, judicano esser banditi dii regno come è stati milanesi. Et hanno lettere da Fiorenza di 25 che hanno pocha speranza di l’acordo, e concluderlo non poter far acordo non se li tornando la cità di Pisa. Fo posto por i consejeri, et cai di XL, essendo tutti li savii in collegio, a consultar altre parte: che el sia levà la parte del 1488 de’vini di Candia la qual più volte era sta messa e non otenuto. Et contradisse sui Lunardo Grimani proveditor sopra l’ar-senal, li rispose Polo Barbo el consejer, e poi per la coadjuvatione parloe sier Andrea Gabriel venuto duca di Creta, qual era sora i gastaldi. E andata la parte 6 non sincere, 70 di no, 71 de la parte, et fo presa. Et qui noterò alcune raxon e cosse intisi fo ditto al proposito di la materia. Come 14i*0 fo qui do oratori di Candia a questo effecto, sier Nicolò Dandolo et sier Beneto Barbarigo. Item, in Candia è 800 zen-tilhomeni nostri, et à il loco di tutti sier Lorenzo Venier fo ducha ivi, et prima fono mandati e solum 90 cavalarie. Item, mandando i corpi di le galie in Camelia con ducati 1500 per una, si poi armar in do me-xi : a tempo di sier Nicolò Foscarini capitano fo armalo 12 galie. Item, Candia è luogo secho et arido, solea far vini bote 28 milia, hora 6 in 7 milia, e va-lea prima la bota ducati 8, hora vai ducati 5, si è là, de la mità in roba, et si fa tre sorte vini, primi per ponente, secondi per Costantinopoli, terzi zoè maduri per questa terra. Item, la fin dii merchadante e guadagnar, comprar a boti rnerchà et vender raro, etc. Fo poslo per li savii dii consejo, terra ferma et ai ordeni, atento elio sier Antonio Grimani procura-tor havia aceptato capitano zeneral di mar, che do-menega, sarà a dì 21, debbi ineter banco e vadi in armada etiam do galie meli bancho zoè sier Francesco Pasqualigo e sier Nadal di Marco soracomiti ; et che damò fo preso che non venendo fuori, over fusse disciolta ditta armata turchescha, esso capitano possi venir solo con la sua galia da mo sei mexi a disarmar : ave la dita parte niuna non sincere, 6 di no, 188 di la parte. Item, per tutti li savii al sapra fu posto, che per MCCCCLXXXXlX, APRILE.