U5 MCCCCLXXXXVJ11, NOVEMBRE. 146 A dì 22 novembrio in colegio. Vene Zuam Alberto da la Pigna solicitando risposta. Et come el suo signor vuol far quello vuol la Signoria, et esser di opinion di restituir le fort ze a’ pisani, et li danari havia speso la Signoria in questa guerra con qualche tempo, zoè zercha 150 milia ducali. Li fo risposto si consejeria. Di Piero di Medici data a Bibiena a di 15, dri-zata al suo secretano è qui. Nara molte cosse ; soli-cita le provision ; avisa 1’ andata in Casentino esser sta causa dii levar il campo di Pisa et nostri haver abuto Calzi e Buti ; et come li soi partesani di Fiorenza non si moveva vedendo nostri non prosperava : et che quelli di Arezo non havia voluto acetar Frachasso dentro ; et fiorentini haver cavato de lì alcuni soi amici e mandati a Fiorenza; et che zon-zendo le nostre artilarie si faria qualcossa. Inimici erano a Prato vechio, el signor di Piombini in Popi, el conte Ranuzo di Marzano a la pieve di San Ste-phano dubitando di Borgo San Sepulcro ; et come el signor di Piombiti li havea mandato a dir di parlarli, come per lettere di nostri proveditori zà eramo avi-sati. Poi vene dentro Piero di Bibiena et parloe zercha questo. Da Ravena di 20. Zercha li elemnni insolenti che lo fa disperar. Et haver fato la mostra di 500 provisionati di brexana ben in bordine, zoè 300 di Brèxa, 100 di Salò et 100 di Asola ; et inandoe una lettera di Marco di Santi da Rimano, come le artilarie erano a Petrabotola ; et zercha il condur di quelle scrisse assa’ cosse. Da Rimano dii secretano, di 19. Come el zor-no avanti, adì 18, el signor havea fato batizar suo 59 tìol e impostoli nome Sigismondo, et fono compari li oratori dii Cardinal San Zorzi, dii signor ducha di Urbin e dii signor di Pexaro, et el vescovo di Forli, che vene in persona, et esso signor di Rimano in queste celebration di bapteSimo honoroe molto il secretano nostro. Da Pisa di 12 et 14. Come li provedadori erano amalati. Et che havendo danari da dar a le zente anderiano a recuperar alcuni castelli. Et uno Francho dal Borgo contestabile di fiorentini solicitava volersi acordar con la Signoria nostra, bora che ’1 suo campo era levato. Ilem, esser amalati 4 condutieri nostri, domino Zuam Diedo patricio nostro, qual era stato lì mexi 15 e habuto 4 infermità grande, e vo-ria licentia di venir con la persona solla di qua a va-rir. Li altri condutieri amalati sono domino Jacorrto Sovergnam, domino Hannibal da Doza et domino Zuam Da la Riva. El mandano li fanti sono per il / Diadi di M. Sanuto. — Tom. II. paese a Vico, Bientena, Librafata, il bastion di la Verità, la Verucola e Pontadera. Et per la lettera di 14 si dolevano assa’ di Marco da Martinengo governa-dor nostro, qual era causa di gran mali ; et fo leta questa lettera in colegio, et atento era d’importai)-, tia, licei non fusse drezata ai capi dii consejo di X, fo termina non la lezer in pregadi. Et dato sacramento a tutti. Da sier Vicenzo Valier pagador, di 12, a vii drizata. Come da dì 10 in qua che hebbeno Calzi, nostri non haveano potuto far nulla ; et quel zorno haveano mandato a tuor a Lucha ducati 1500 che la Signoria li mandoe, qualli darano a le zente ; atendevano a meter in bordine le artilarie e scalle et machine per tuor qualche imprexa; et il governa-dor, segondo lui, è mal satisfate et publice dice non sperar cossa alcuna da la Signoria, pertanto è malissimo aficionato a tuor niuna imprexa, e saria bisogno o meter presto un altro capo in so luogo, overo con qualche bona parola el fosse plaeado; et venendo il marchexe di Mantoa se recupereria el contado nostro et etiam havendo danari da dar le page ; et la venuta di domino Zuam Paulo Gradenigo electo proveditor sopra i stratioti, perchè sì el si comanda cavali 50 apena ne va cavali 10, etc. Poi per l’altra di 14, come haveano inteso la nuova dii marchexe di Mantoa di averne roto la fede, et come de lì era bellissima faxon di campizar et nostri erano quasi signori di la campagna ; mancha dar danari a le zente. Ilem, domini) Jacomo Savorgniam sta in extremis per morir. Et abute ditte lettere, comparsi a la Signoria ex-ponendo el bisogno havia quelli stratioti di haver capo, et come esso sier Vicenzo Valier poteva far l’oficio di proveditor e pagador ; et cussix consulente collegio, fo ordinato una lettera a Pisa a li proveditori, dovesseno al prefato sier Vicenzo comandar che facesse l’oficio di proveditor sopra i stratioti et pagador, et cussi il zorno driedo expedì la lettera per Piero Rizo corier. D:i Verona di sier Nicoli) Foscarini proveditor, di 21. Haver mandato Ilironimo da Monte a Mantoa per li danari, et nulla altro di conto. Da poi disnar in questo zorno fo consejo di X con zonta, et judico fusse per le cosse di domino Marcp da Martinengo nostro governador a Pisa, et per far provision di lui che assa’ importava. A dì 23 novembrio in colegio. lo Marin Sanu-do, savio ai ordeni, hessendo sta mandato per il colegio a far la mostra di stratioti a Lio in quella matina, referiti et consegliai non far per la Signoria io