MCCCCLXXXX1X, El per un’ allra Icltera avisano esser ritornato Antonio Gaxaro, qual mandoe a’sguizari, è stato ila misier Zuam Jacomo Triulzi, et manda la sua rela-tione, per una lettera di Batista di Gabiano li scrive di le nove di Cremona : i! sumario è posto qui. Di Gabiano, di Balista di Gabiano scrita, a dì 3 a li reclori di Brexa. Come à auto per bona via quelli di Cremona non si voi dar a la Signoria, ma voi darse al ducheto ; à mandato a domino Ambrosio Triulzi, el qual li ha rescrito se l’intrerà in Milan si debino dar al ducheto. Ilem, ha per lettere venute di Milan: che a dì do bore 21 il ducha partì per Como con 32 some et do carete tirate da 10 cavalli 1’ una. Per Milan si chiama Triulzi ; et che quelli di Cremona non si darà, ma aspeta in campo nostro si metta le bombarde. Relalione di Antonio Caxaro ai redo ri di Bre-xa, a di 4 septembrio. Come traversò ne li dì passati Valtelina, fo ai lochi dii vescovo di Cuora, zonse a Misocho, poi andò per valle di la liga Grisa in vai Augusta dii ducha di Savoja, poi a Monferà, et de-mum fo do misier Zuam Jacomo; li dete le lettere di la Signoria, andava a l’orator in Pranza portate con gran pericolo, qual subito le mandò in Franza ; et a dì 13 avosto el signor misier Zuam Jacomo andò col campo a la rocha di Araz quella prese et brusò, et spogliò li soldati, a dì 15 a la rocha di Anom, et a dì 15 l’ave a hore 14, fono morti 700 vi era, zoè tagliati a pezi et brasato il locho, a dì 20 andò a Valenza, piantò le bombarde a hore 4 di note, l’ave et spogliò 800 fanti, a dì 21 Bisignano si rese, et Castelnovo et Sala li mandò le chiave, a dì 23 misier Zuam Jacomo andò a Castelnovo, a dì 25 andò a campo ad Alexandria, et a dì 28 la sera el signor Galeazo fuzite, et passò Po su uno ponte a Bisignano, et francesi li mandò drio, et lui passalo tagliò il ponte, adeo sì anegò di quelli erano suso più di 400, a di 21) francesi la malina intrò in Alexandria, et il conte dì Cajazo partì per Pavia, similiter passò uno ponte che rupe passalo el fu, et li vene driedo più di 2000 fanti a Pavia spogliati, li dimandava danari et non havea da darli. Era in Alexandria 800 homeni d’arme, 400 cavalli lizieri, ¡3500 fanti, zoè 1000 alemani el resto italiani, quali bona parte fono dispersi et fo amazati da’ francesi quelli feno difesa. Et par venisse in campo di misier Zuam Jacomo uno digando : signor ho la novela venitiani el conte di Pitian con 300 cavalli è intrado in Pavia, rispose misier Zuam Jacomo noi credo guaj a lhoro, e lui Antonio disse signor non credè la Signoria serva la fede a duplo, rispose misier Zuam Jacomo cussi cre-I Diarii di'TA. Sanuto. — Tom. II. SETTEMBRE. 1218 demo, etiam altri baroni francesi non credeva, el qual misier Zuam Jacomo porta amor assai a la Signoria, ben è vero havia sospeto. Item, si dicea era in campo di la Signoria da (JO milia persone et nulla Iacea anitra'Milan, el in campo de’ franzesi è lanze 1800 a do et tre cavalli per lanza disarmali, et con poche armadure, fanti H000, zoè 5000 guasconi et 3000 alemani, non hanno arme, à boclie d’arliliaria numero 45, zoè grande traze una gran balota, manda la niesura, et 32 altre traze la balota come uno ovo di odia, ha carete 45 di balote grosse 31 per eareta, el el resto di le balote sono in casse. Ilem, carete 55 di balote 5 per careta tirate da cavalii per le artilarie numero 700. Conclude la Signoria à mior et più bello exercito et artilaria. Item, el signor misier Zuam Jacomo è capo, et è chiamato da’ franzesi il signor, si scrive regius lummlenens, et in le for-teze prese mete l’arma dii roy con la bandiera, et vi pone a custodia zente italiane. Ilem, che in Milan andato via il ducha chi cridava Franza, chi Moro, chi Marcìw, chi Triulzi, et pareva fusse quel zorno el dì del judicio. Di Bergamo, di rei:lori, di 4. Come per uno prete, partì eri da Milan, si ha : a dì 28 il ducha chiamò li cittadini a uno consejo digando lo ajutassello, et misier Francesco Bernardin Visconte parlò: signor non si poi, più havete 4 lupi à manza il cuor de tutti, inule el signor mandò, a dì 2!), Ascanio con li Mi via, et lui si partì, poi lassò ben in bordine el castello, et in Milan si cri; la Triulzi et liberili. Ilem, che l’episcopo di Como stava a Sant’Antonio, et li se 4 fa consejo. Item, che Milan non voi aceptar francesi dentro, ni misier Zuam Jacomo, ma li à mandato a dir vadi assediar il castello che la terra li darà vi-tuarie, et volendo intrar in la terra entri lui solo con 200 italiani, et che il liol di misier Zuain Jacomo è in Milan. Di sier Sebaslian Moropalrow dì la bar za, a dì 23 avosto sora Otranto. Come andava verso Modon a trovar il capitano zeneral, et che al Sasno trovò il nostro capitano di le fuste. Di Olranlo, di sier Piero Nani governudor, di 24. Eri zonse li sier Agustin Malipiero capitano di le fuste con tre fuste: li à ditto al Sasno liaver sen-tido da alcuni calogieri a la Valona esser 7 fuste et uno bregantin, et esser zà una fusla butà in aqua. Item, ha ve lettere dii governador di Brandizo, li scrive ordeni a ditto capitano vadi subito lì per cosa j importante, et cussi dete le lettere a esso capitano | qual si parte et va a Brandizo. Item, par a Leze sia ! zonto do squadre di zelile dii re, el ne aspeta di le 77