7')') Da Bergamo, di ree turi, di 21. Come haveano da uno comisario in Valtelina esser sta mandati GOO seliio[>e(eri per il dueha a Milan, nel numero di qual è bona parie de’ provisionati in ditta valle. Che ’1 dueba dovrà venir ai confini per parlar ai sguizari e al re de’ romani per pacificarli, quali sguizari erano a campo a una (erra di esso re, tra Limi) et Turigo e che li ungari era venuti in ajuto dii re. Da Rimano, di Maria Bianco soprastante a le munition. Advisa zcrcha quella munition, dice mal di Baxilio da la Scuola etc. Di Candia, di sier Luca Trum, synico. Come havia salda le rclusure di la galia Dandola e Braga-dina, con ducati 250 e non più ; si scusa di le cosse dii al fato a Corlu le qual andavano mal ; lauda sier Piero Sanudo suo colega, dimanda sia scritto per la Signoria etc. Vene sier Vetor Capello savio ai ordeni, disse esser stato su la nave patron sier Albani Darmer zorni 5, a far la zerclia con sier Jacomo Contarmi, provedador sora l’armar, qual era rimasto; laudò ditto patron, disse clic bave homeni 20!), che non era vero. Ilem, sier Zuam Moro, fo su la nave Pandora et fece la zercha. In questa matina fo dato fuora le noze di sier Bernardo Nani, di sier Zorzi, nievo dii principe, in la lia di sier Michiel Da Leze, fo fato il parenti a San Stefano. E poi disnar, fogr.in consejo, et lato capitano a Verona sier Uironimo da dia da Pexaro, fo con-sejer, e andoe. A dì 27 mazo. In collegio. Non fo dato audientia a ninno ; fo assa lettere. Di Pranza, di l'orator, dateaBles, adì 16. Come la regia majestà ritornò dal viazo e questo per la peste, per esser morto ivi uno sguizaro, e par voglii andar a uno castello nominato Remorentino, lige 10 de lì. Ilem, quel zorno era stato dal re, qual li disse non haver nulla de’sguizari, solum quelli esser grossi, e che il campo regio si andava lontanando ; et havia da Fiorenza el ducila di Ferrara voler certe zonte a la sentenzia, et era fama pisani non voler star quieti. Ilem, el dueha di Rorbon era con il re, et esso ora-tor lo visitoe. Ilem, monsignor di Ugni a dì 10 zu-gno dia esser con l’arciducha ili Rorgogna, per restituirli tre terre : zoè Edin, Ere e Reduna ; el il gran cauzelier, eliam, dia andar a tuor il sacramento di fedeltà da ditto arciducha. Item, have inteso come monsignor di Renmonte vien de qui orator, come li ha dito il Cardinal di Itoan et il gran canzelier il re voi vengi con lui un’altro dolor, major judice di 75 G Provenza. Ilem, era stato dal dueha di Valentinoes, et basi congratulato di le noze, rispose : quella illustrissima Signoria si ralegra di tal parentà per acresserli il numero di servidori. Et per collegio fo ordinato scrivere al papa, et a esso dueha in Pranza, lettere congratulatorie in forma, qual fono fate e mandate. Da Rovere, di sier Nicol) da cha da Pexaro, po- 207 dcslìi, di 25. Come per merchadanti venuti da Bol-zam si ha nova el campo regio, meroore fo a dì 22, esser sta roto da’sguizari, morti da 5 in 0 milla, tol-toltoli le artilarie, et questo fo da’ agnelini, et brasato ville; et quelli esser reduti a presso Meram, et che li atorno Rovere si facea provision di mandar zenle lì, et maxime a Trento, nel qual loco si havia sospeto la Signoria nostra, non ajutasse sguizari. Per l’altra lettera dimanda li danari, dia haver da la camera di Vicenza, et da Verona fermenti per le monilion. Da Feltre, di sier Matio Barbaro, podestà e capitano, di 25. Haver per via di uno merchadante passato de lì, di la rota à ahuta le zente dii re di romani, da’ sguizari ; et che a Trento si comandava zente ; e il campo regio esser ritrato verso Meram dove al presente si fa una fiera consueta, e nomina in ditte lettere la terra di Gloren. Da Iiaiyo, di sier Marin Zìislijnan, potest i et capitano, di 25. In materia di confini di Tresenta per l’Abacia, etc. Et scrive l’opinion sua. Da Raspo, di sier Daniel da Canal, capitano. Zercha uno noncio dii conte Rernardin di Frangipani, vien de qui, lo ricomanda. Da Corphi, dii rezimenlo, di 8. Come haveano nova uno fìol dii signor Turcho andava verso Adna e Terso, per far murar, e le zente dii Signor va verso Philipopuli. Ilem, scrivono nove di Alexandria: come il morbo era in 4 caxe di merchadanti, ed il soldam regnava pacifice, et esser rota la caravela, patron Pa-squal di Zuanne, sora Roseta, qual morite da poste. Ilem, havia per un’altra via: l’armata turchescha esser per passar in Puja, el havia 5 messi a Constanti-nopoli, e niun non ritornava. Et por un’ altra lettera di 8, dii ditto rezimento, come Dimitri Macri ci-tadin corphuato, era ritornato da la Rastia, dice haver parlato etc. Et di la gran armata fa il Turco; e che reduto in chiesia, con uno, li fo dato sacramento non dicesse come era venuto uno corier a Muslafìi bei, qual ha mandato comandamento al vay-voda di quelle parte, vadi da lui perchè el vuol andar conira el signor bassa, qual dia vegnir con Io exercilo turehesco, andò su quel di Hungaria : cosse vecchio. Item, haver da Rhodi esser oapità lì una MCCCCLXXXXIX, MAGGIO.