131 MCCCCLXXXXVMI, NOVEMBRE. 13-2 mandava ¡11 suo Iodio domino Antonio Maria Pala-vexino; et li cavali lizieri sono andati verso Fiorenza di ordine suo. Dii Roma di I’ oralor, di IH. Come de lì tutti parlava di la truffa liavia lato il marchexe di Man-toa a la Signoria nostra, e ogniuno il biasemava. E1 papa ha dito la Signoria è privata d’ un gran mato. Rem, come ricevuto le lettere nostre in recomanda-tion dii vescovo di Rossi di la abacia di San Spirito da Ravena, fue dal pontìflce rechiedendola, el qual rispose haverla data al reverendissimo Cardinal Michiel, et si lui voleva renonciarla saria contento; et parloe al ditto Cardinal qual li disse haverla tolta per uno suo nepote fiol di sier Zorzi Foscarini. Ta-men è da saper dita abacia, zoè il possesso, Co dato in questi zorni passati al Cardinal Zen per haver brieve dii papa di questa, sichè tra lhoro partirano ; et che il p ipa molto si maravegliava non haver lettere di Franza, lamen, sapeva el fiol ducha di Valenza per la Franza esser sta molto honorato con feste, balli, etc. Rem, esser venuto lì uno domino Polidoro di Tyberfi da Cesena con alcuni foraussiti da Rimano, et l’orator nostro parloe al papa in re-comandation di le cosse di quel signor; qual li rispose esser venuto per altro. Da Napoli di lo vonsolo nostro, di 7. Come si diceva el re dover partir per l’Apruzo ; va a visitar la rayna moglie di esso re, qual sta in Castel ili Capuana. La nave Marcella esser de lì, conzata si no-legerà per salii per Salerno. Rem, esser sta retenuti do ( ¡ladini, zoè zentilomeni, chiamati Antonio Filippo et l’altro Hironimo Rizo, et posti in carcere; et la peste esservi.. In questo consejo di pregadi fo posto parte por sier Lunardo Grimani et sier Antonio Trum pro-vedadori sora 1’ arsenal che, atento li bisogni di l’arsenal, siano dati de li danari di la Signoria nostra ducati 2000, acciò si possi pagar legnami, et presa. Ancora fu intrato in la materia di Franza, et per non intrigar le parte, fo disputato solum la prima parte, zercha a li capitoli, et cussi tutti li savii fono 53 in opinione excepto uno, el qual disputato messe de indusiar questa materia et scriver a l’orator nostro a Milan in risposta perchè el ducha voria adatar le cosse di Pisa, etc. Parloe sier Beneto Zusti-gnam savio a terraferma, sier Alvixe Bragadino pro-curator savio dii consejo, sier Constantin di Prioli qual non era di colegio, sier Nicolò Trivixam savio dii consejo et sier Marco Antonio Morexini chavalier consejer, et tandem andate le parte, fo preso di as- sa’ largo di expedir la lettera ; è parte posta per il colegio, tamen non spazò le lettere. A dì 18 ditto. In colegio vene sier Cabriel Bar-barìgo ritornato capitano di le galie di Baruto, et referì quello era seguito iu la sua capitaniaria, et de’ garbuii sequiilì et di azalli eargadi contra le leze su le galie, et poi di le Ire cosse : zoè, di le zurme il salvar, dii eargar in luogi devedadi, et di la obe-dientia di patroni. Fo laudato de more dal principe nostro, et rimesso a referir ili pregadi. Vene l’orator di Monterà ; qual parloe zercha le cosse dii conte Zorzi Zernovich, che lo ricomandava a la Signoria, mostrando lettere di questo dii signor Constantino. Li fo risposto li era sta fato gracia, et li poteva bastar. Di Ravena, di IO. Come liavia expedito le zen-te zonte de lì a li proveditori in campo, con ordine le mandino dove lhoro scriveno, etc. Rem, l’aspetar di Lazaro Grasso, vien capitano di 2000 persone mandate lì per sier Nicolò Foscarini proveditor nostro a Verona, et altro nulla di conto. Da Simone da Grummo bergamasco, stava qui et faceva li fati de’ bentivoleschi, con una lettera ha-buta di campo di domino Hanibal Bentivoy, di 11, scusa il partir di le zelile dìi padre esser processo per non haver danari ; et de li tre rimasti, zoè quel di Vicomarchà, el Summariva et el fiol di domino Tuzo, qualli voleno servir la nostra Signoria ; et lui è rimasto con 100 homini d’arme; dimandava la paga sua ordinaria, laudava haver fato bella mostra, etc. Da Rovere, di sier Nicolò da cha da Pexaro podestà, data a di 10, zercha quella forleza. ■ Et come de lì intorno si fazea mostra di elemani homi-ni da fati, qualli stano preparati fino al comandamento dii re suo. Rem, esser stato lì, di ordine di la Signoria nostra, Zuam Filippo vicecolateral a veder quella forteza et Castelbaroo. Rem, haver aviso da Trento, il re di romani haver fato pace con il re di Franza, et esso podestà per saper il tutto havia mandato uno suo homo in campo in Bergogna. Li fo risposto et laudato da la Signoria nostra sì in le provision come avìsi, et che continui. D i Modon di sier Anzolo Gradenigo et sier Antonio Bon rectori, di 24 oclubrio. Portata per Alvixe Zucarin, con il qual il colegio havia fato un mer-chado di cavar quel porto, et come ha lavorato assai, è l’opera in boti termine, vien de qui )>er certe cosse, sia expedito presto per non butar via l’opera. Di Cypro, di sier Andrea Venier luogotenente el consejeri, date a Nichosia, a di 1.° octubrio. Come