SCI MCCCCLXXXXVUI, DICEMBRE. per li rnulli, in caxo fusseno presi da’ inimici per pagarli. Et dito Piero dimandò licentia al collegio di parlar al prefato signor Antonio Maria, qual el zorno di nadal era -venuto, alozava a San Baxejo da Batista d’Alviano ; li fo risposto facesse come li par. Or ditto signor Antonio Maria mandoe a dir al principe voleva parlarli per cosse importante ; li fo risposto venisse questa sera in collegio che se li darà audentia ; ma poi per esser l’hora tarda fo rimesso la sua venuta a diman. Da Sorbano, di sier Zuam Paulo Gradenigo, de 19 et 21. Prima, come a dì 18 zonseno li condu-tieri nostri, alozava per quelli casteli aquistati ; soli-cita haver il resto di danari perchè de lì si comprava fino il sai ; havia dato ducati 2000 a le compagnie di Vicenzo di Naldo, Ramazoto e Zuam da Feltre. Item, li villani di la valle, per quello intendea, havea preso audatia et se metevano insieme con li nemici ; li tempi era oramai pessimi ; et la madona di Forlì mandava 8000 provisionati contra nostri ; ed il conte di Sojano volea il suo cavalo, li costò ducati 85 per lui comprato. Per l’altra lettera di 21 hore 6 di note, come mandava a tuor vituarie e monitione a Rimano, et havia nova di Casentino nostri esser in fuga et inimici haver recuperato quasi tutto il perso da l’Averna et Bibiena indriedo ; voi andar a Charesto a brusar certe caxe per haver poi la terra ; etiam à uno altro contestabile chiamato...... Dii conte Lamberto di Sojano data a Sorbano a di 20, a la Signoria nostra. Avisava li fanti bergha-maschi tutti esser fuziti ; voria fanti ; et ringratiava la Signoria nostra di le laude per sue lettere li havia dato. Di Jacomo Sacho data ut supra, scrita al podestà di Ravena. Come menava una praticha, sperava far lin buso etc. Di Ravena, di 22 et 23, molto longe. Et le nove di Casentino et Val di Bagno ; et nostri esser in fuga, Bentivoy, Carpi e Manfrom esser a Castel Delze, quali scrisseno voler venir alozar su quel di Ravena, si-chè tutti zerchavano ritrarsi ; non hanno biava da cavalo. Havia ricevuto lettere di la Signoria mandasse monition in campo ; avisa haver mandato il lutto a Rimano, zoè barili 600 polvere, piombo, lan-ze. Item, quella contrada di Ravena mandava qui suo orator a dolersi esser carga. A dì 27 dezembrio fo San Zuam, in collegio non fo leto alcuna lettera di campo licei ne fusse, ma fato provisione di mandar danari in campo, e fu tolto a imprestedo da li proveditori di la chiesia di San Marco-, et perché sier Zuam Capelo proveditore, era in leto amalato, non voleva, fo mandato sier Marchio Trivixam savio dii consejo suo zenero a persuaderlo perhò che slatini li rehaveria, et cussi fono abuti ducati 2500 e mandati in campo. Item, fo parlato di scriver a sier Zuam Paulo Gradenigo non si movesse per non ruinar questa altra impresa ; et fo consultato indusiar a doman, et etiam furassi pregadi etc. Et el principe disse : come eri a tavola 1' orator di Milan li disse havia hauto lettere dii suo signor, come havia scritto al ducha di Ferara che omnino venisse in questa terra, et si ’1 norr credesse far mal manderia duy soleni soi oratori, et che esso principe non havia risposto a questo alcuna cossa. Di Turim, dii secretano, di 19. Come el ducha ili Savoja havia ditto di andar per carlevar a Ginevra ; ma par sia venuta un’ altra praticha che monsignor de Ligona mastro di caxa dii re, fo con la moglie di monsignor di Monpensier a Mantoa, era venuto a Verzeli, et parlato con messi dii ducha di Milan, non venuto di longo per non haver auto salvo conduto da Milan , et sono stati do di Mantoa a parlarli : si dice trata matrimonio di la sorela dii mar-chexe, fo mojer di Monpensier preditto, nel ducha di 108 Milan. Item, trata acordo con Pranza per via di monsignor el Bastardo che ha gran amicitia in Pranza ; el come el ducha mandava, do solenni oratori a la corte in Franza, qualli sono monsignor di la Zam-bra primo baron di Savoja et monsignor di Disra prexidente dii consejo di Turim, el non si sa la causa ; manda lettere di Franza. Di Franza, de li oratori. Vene do lettere in zi-fra di 13- et 15 date a Sinon. Prima di lu venuta quel zorno dii Cardinal San Piero in Vincala ; el re li mandò el Cardinal Roani contra con molti zenthi-lomeni, et loro oratori andono una liga e meza contra, li fece gran demostration eie. Poi smontati essi oratori andono a soa visitation, pregando che con la majestà regia facesse l’oficio etc. Itfspose assa’ parole, conclusive non si resta per li 100 milia ducati, et fa consejar la Signoria vogli concluder et non vardar a questo, et come havia fato 1’ oficio quando missier Zuam Jacomo dr Triulzi era lì per beu di la Signoria, et haver visto instrution dii papa mandava al re, che si acordi col re di romani contra la Signoria nostra, et lui haver parlato in Avignone col ducha di Valentinois, el qual dice dia vegnir disposto di far concluder la liga et havia esso ducha scrito al re concludesse ; et come andando dal re farà. De li ditti di 15. Come il Cardinal preditlo era stalo in castelo a disviar col re et il cardinal Roam,