MCCCCLXXXX1X, MAGGIO. 18 inilia di debitori dii ditto sier Mafio Boni benché che ne desse 27 inilia. Ilem, ducati 8 inilia restano haver da la Signoria nostra ducati 18 inilia di debitori boni, ducati 4000 di debitori calivi. Ilem, ducali 17 inilia sono debitori lhoro Lipomani, zoè sier Toma Lipomano et fioli al banclio, che suinano questi ducati 85 inilia. Ilem, dieno haver da sier Andrea Capello et fioi ducati 13 milia. Poi mostrò una po-liza di lhoro cavedal : prima al Monte novo ducati 21 milia, poi al Monte vechio per ducati 20 milia, la caxa dove i sta a Santa Fosca ducati 12 milia, altre caxe in Santa Fosca ducati 3000, el squero per mezo ducati 9000, uno capelo di zoje Cornilo vai ducali 8000, debitori in lhoro spizialità per ducati...'.. milia la volta et caxe in Rialto che hanno de intrada ducati 100 vai ducati do milia. Ilem, molini a Campo di Piera per ducati 1500, che sumano più dii debito assai. Et per tanto disse voleva ubligar tutta questa (acuità à lhoro creditori, poiché erano contenti de in-dusiar, nè dimandava altro che comodità. Et questo disse hessendo di fuora li creditori ; quali chiamati dentro, el principe disse alcune parole exorlandoli 291 ad esser insieme, et veder di calar sesto; et li creditori, reduti in chiesia di San Zuane elexeno prima soi capi di creditori sier Nicolò Donado q. sier Lu-cha, sier Andrea Foscarini q. sier Bernardo et sier Alvixe Zorzi q. sier Polo, ai quali deteno grandissima libertà come in similibus far si suole. Vene quelli iiaveno eri il palio a Lio, che fo il luni di pasqua di mazo, con le trombe, et fo do coman-dadori .Piero Rosso el uno altro, et tochono la man al principe justa il consueto, et tutto il collegio. Vene l’orator dii conte.....di Frangipani, voi stera 100 tormento el ducali 30; fo consultato non li dar nulla. Vene 1’ oralor di Cataro ; laudò il suo proveda-dor sier Francesco Queri, dimandoe la expedition. El lo balotà le monition per quel loco, castigata la poliza per 1’ bordine nostro, et fo expedito. Da Nepanto ili damino Marco Sdrucito arziepi-scupo di quel luuijo, di O di l’inalante. Come veniva a la Signoria nostra frate Francesco da Lignago, di 1’ bordine di predicatori, vien da Constantinopoli, et per avisi ha il Tureho venir a quelle bande di la Morea. Da Carpii ', di sier Antonio Moro baylo, di IO. Come veniva qui el ditto frate, qual havia deposo davanti di lui et sier Domenego Malipiero proveda-dor di l’armada, qual diavi lui scrisse, et mandono la sua depositione. Itcm, per un’altra lettera aricordano le provision, eie. Di sier Domeneyu Malipiero provedailor di l’ar-muda, da Corplt ', ili IO. Come havia visto quelli castelli quali erano mal in bordine, non vi era monition ni altro. Per l’altra lettera recomandava ditto frate. Vene el dillo fra Francesco da Lignago, con barba e disse : Partì a di 20 aprii da Constantinopoli, à lettere di fede di sier Andrea Griti, di 17, drizate ai provedadori nostri di l’armada che lo ricomandava sub enigma di elemosine, qual andoe a Corphù dove trovò sier Domenego Malipiero provedador, et vene con uno breganlin sora il qual montoe a Nepanto per Corphù, et partì a dì 10 de lì, et con uno gripo è venuto qui in 10 zorni. Disse: come l’armada turchescha era in bordine, zoè nave qua-re 23 tra le qual 2 di bote 3000, 8 di bote 400 (in 800, el resto di inanello numero di bote di portada, et che le do nave grande una era imburlà, l’altra li inanellava la clieba. Ilem, galie sotil, tra lì et Constantinopoli et Galipoli, numero 100, schierazi da portar vituarie numero 80, per 7 mexi, parandarie et fusle in tutto numero 100, sarà ad sumum velie 300. Lo capitano si dicea saria Embraim bassà over l’altro bassà fo liol di Carzego, et Camalli, era lì, capitano di le nave. Ilem, facea grande exercito, et il Signor vien in persona in campo ; et che sier Andrea Griti li havia ditto che passerano ditto exercito su la Grecia, et che havia intendimento di Lepanto con uno protliojero de .. . Thebe. Et che esso frale havia dillo questo, et sier Zuam Moro provedador di Lepanto, qual intese la verità, ha provisto. Itevi, disse l’armada si partiria a la fin di mazo, over fin a dì 10 di zugno, zoè fato la lhoro pasqua chiamata bayran, zoè quella dii Signor, perhochè ne Hi do pa-sque: et intisi, a dì 10 mazo era il ditto bayran. Ilem, havia 12 bombarde grosse, molti bastioni di legno, et faceva far una cadena do mia lontan da Constantinopoli secreta, che era una gran cossa ; et che sier Andrea Griti non poteva scriver, ma li havia ordinato li dicesse a tutti li castelli stagino vigilanti ete. Or per il principe li fo ordinato non dicesse nulla a niun. El qual frate era alozato a San Zane Polo, et fo ordinato credenza grande in collegio el sacramento a tutti, lamen tutta la (erra era piena di la venuta di tal frate. Da Puula, di sier Burtolo Calbo conte, di 17. Come la nave se conzava de lì bave senestro di aqua nel poner di l’alboro, pur si andava reconzando : dimanda danari per pagar li homini lavorano ; et fo balotà di mandarli ducati 300 a questo effecto. Di Tran, di sier Lorenzo Corer conte. Come