10(31 MCCCCLXXXXIX, AGOSTO. par andar in Franza, et fo proso. Et è da saper fo proposto di farli un presente, ma il collegio non volse. Da Brexa, di sier Zuavi Francesco Pasqualigo dolor el cavulier, capetano, di 9. Come era stato dal colite, et ditoli la Signoria esser contenta darli il suo milanese, retenuto per lui, et consonato al conte Alvixe Avogadro, etc. El qual have gran pjacer più che se li fusse uno fiol resusità, dicendo li pareva di esser reintegrato di l’honor suo, et molto laudoe dittò milanese. Di Cividal, di sier Hironimo Querini podestà el capetano. Zercha quel extimo, etc. Da Nona, di sier D: irne nego da Mosto conte. Vo-ria monitiom et artilarie; scrive nel pericolo e; a stato di turchi, et non esser fuora. 1 In questa mattina, per il principe fu proposto, con li patroni et provedadori a l’arsenal, come per opinioni sua el Turcho veniva con l’armada a Cataro, et perhò voria legnami da lar galie ; et li provedadori dissono esser galie sotil incantade numero 18, et fo concluso doman ditti provedadori et patroni portasseno in nota tutto. Et è da saper, il sussidio manchava haver zoè compir Vicenza, Verona, Padoa et Trevixo, perhò che queste voleno quelli di fuora pagino ; mule fo per collegio scritto esser nostra opinion le cita sole pagi. Da poi disnar, fo gran consejo, et collegio si re -, dusse, et leto ste lettere : Di Brexa, di sier Marchio Trivixam proveda-dor zeneral, di 9. Come solicitava far li fanti, /lem, era torna uno suo da Milan, riferisce il ducha dovea venir a Lodi a trovar il Cardinal Ascanio. Ilem, scrive come brexani haviano electo sopra i carri et guastadori misicr Lorenzo da Cauriol; et che il conte di Pitiano voria far far do ponti uno a Brexa et uno a Bergamo per dar sospeto. Di reclori, di 9. Come mandavano alcuni avisi auti dal conte Alvixe Avogadro. Ilem, come hanno inteso che a Rebecho il ducha à fato comandamento tutli sgombra, perchè el vuol spianar, et che a Volta Secha, dove aloza misier Francesco jTriulzi fo de misier Renato con 50 liomeni d’arme, vene uno comandamento dii ducha, come lo havia tanxà ducati 226 al mexe per pagar fanti per tre mexi, et misier Francesco Bernardini Visconte ducati 250, et havia tanxà ai Triulzi ducati 9000 per tre mexi per pagar fanti 24 milia, i quali Triulzi si dolevano assà, dicendo non pagerano mai. Item, come i provisionati era in Lodi li manda in cremonese, et in cremonese non esser 35 homeni d'arnie, et che ’1 ducha si vanta aspeta da Forlì 100 homeni d’arme, et etiam da Napoli soccorso di zente. Da Bergamo, di reclori, di 8. Come erano venuti do, vieti di Franza, dicono il re voi andar a Turs da la raina 150 mia verso Franza, nè vera in Italia si la raina non bara partorito; et che il ducha di Milan fortificava tutti li castelli confina col bergamasco, et il comissario di vai San Martin li ha scritto il ducha, dubita et fa star 200 balestrieri a custodia, et al monte di Brianza fa provi-sion, dubita la Signoria nostra non lazi un ponte su* Adda. Da Vicenza, di reclori, di 9. Di l’honor fato quel zorno a monsignor di Beumonte, qual era par-partito per Verona. Ilem, sier Marco Antonio Mo-rexini el cavalier, eri scrisse dii suo zonzer li. Da Gradisca, di sier Andrea Zanchani, prove-dador zeneral. Come sier Marin Boldù provedador de lì stava mal, voria licentia de partirse de lì. Da Ravena, di sier Alvixe Venier, podestà et capitano, di 7. Come erano sta trovate alcune saline si Iacea in corte valle di Coinachio, dietro a requisilion di misicr Alberto da dia d’Esle, et le havia fate ruinar, el li homeni lavorava son scam-pati. A dì 12 avosto. In collegio. Fo leto prima lettere da mar, venute in questa note per via di terra, molto desiderate. Dii capitano zeneral, di 18 lujo. Dato in galia apresso Modom. Come a dì 14 zonse la nave di Pe-legrini con li ducati 4000, poi el belingier di Pe-xari con ducati 2000 et li biscoti, li qual danari à ricevuto et li spenderà al bisogno. Ilem, era zonto uno messo venuto da Provenza, va a Rhodi, por el qual à replicato al gran maestro zercha 1’ ar-mada et à scritto venendo li dagi ducali 1000, perchè li pagerà poi esso capitano, et disse, venendo l’armada di Franza lì, havendo bisogno, l’adopererà. Item, a dì 15 zonse el Orioni et il Sibinzan 411* venuti da Napoli con li avisi scritti di sopra l’armada turehescha. Conclude stanno di bon animo. Ilem, el dillo capilano, a dì 19, ivi. Come stando in expetation di sentir di l’armada turchescha, ricevuto lettere di 16 et 17 da Napoli, et per via di Legena, dove è retor sier Leopoldo Warzello, avisa il naufragio di l’armada turchescha di velie 25, tra le qual la nave granda, et 7000 greci di l’armada erano fuziti. Ilem, come sier Zuam Francesco Baxadona soracomito, per esser sia operalo, fo in Candia a condur li arzieri con febre, andò col