903 MCCCCLXXXXIX, LUGLIO. mi hanno ordinalo a Naditio slagino preparati, et fazi 353 segno quando turchi corerano. Ilem, haveano ricevuto il tormento et le monition mandate, et haver per uno di Spalato, come G fuste di la Valona erano venute per llagusi, et eri li sindici nostri zonzeno lì. Di Sibinico, di sier Velar Bragadin, conte, di do. Come dubitano turchi corerano su quel leritorio per esser pocho lontan adunati ; et ha ricevuto lettere in la materia di haver homeni per armar galie, risponde mal si bavera, perchè sono dispersi per quelle corarie, poi vardano li llioro animali, potria esser da-gandoli ducati 7 per uno, come le’ il zeneral, si havesse. Di Caodistria, di sier Alvise da Mula podeslì et capitano, di 5. Esser stato a sopraveder li passi, et previstoci tutti. Et haver, di do spioni, di turchi venivano lì, à scritto per tutto, et a Monfalcom dove fono presi dal provedador Zanchani. Item, ha posto bordine che venendo turchi farano pocho danno in Istria, et forsi arano la pezor ; et avisa a Trieste quel Erasmo Bruscha diceva stranie parole contra la Signoria, et che la farà cazar de Italia, et multa alia verba ; et aduna farine assai in Trieste, quale si ma-sena sul Friul et Caodistria, saria bon la Signoria nostra lo devedasse. Item, à molte spie in campo de’ turchi, et le aspectano, et manda una lettera attuta dal conte Bernardin di Frangipani, li avisa etc. Et immediate per collegio li lo scritto, et a Udene non lassi più masenar etc. Di Raspo, di sier Daniel da Canal capitano, di 5. Manda una lettera scritali per il conte Bernardin sopraditto, qual avisa l’adunation de’ turchi ivi propinquo, et voleno corer o in Friul o a Caodistria, lui sta preparato, aviserà il tutto. Et hanno fato pur danno su quel di l’Ungaro, et esser con turchi molli dì suo zenero ducha Zuam Corvino. In questo pregadi fu posto, per li consejeri, che sier Andrea Loredam va provedador a Corphù, possi portar ducali 400 di arzento con lui, stimali justa il solilo, a risego di la Signoria nostra. Et ditta parte bave ”20 di no, el resto di la parte, et fu presa. Ilem, fu posto, per li savii dii consejo, terra ferma et.ordeni, di mandar a Cataro de presente stera 1000 tormento et ducali 500 a quel rector, et scriverli che bisognando li tegni aliter li mandi al capitano zeneral. Ilem, mandar a Dulzigno 50 fanti solo uuo contestabele. Ilave tutto il consejo. Ilem, fu posto, per tutti ut supra, et fo opinion mia, di armar 4 fuste sono in arsenal, et elezer in pregadi un capitano di ditte fuste per do man di ele-ction et la bancha, habi salario di soraeomito, et monti su una galia sotil, et li patroni si fazi per collegio videlicel s’intende popular. Item, sia scrito et mandato danari a Veja et Pago per armar le fuste sono lì, et cussi altre sono in Dalmatia, et queste debino star a custodia dii golfo nostro ; et have tutto il consejo, et per Deum benediclum fo sola mia opinion. Ilem, fu posto, per i consejeri excepto sier Polo Barbo, cai di XL, savii dii consejo, di terra ferma et di ordeni, di suspender per uno anno tutti li pagamenti dii sai, governadori, et che non fazino sconti, et volendo spender quelli dii sai vengi in collegio a balotar la poliza. Ilem, li danari di provedadori di comun, non si spendi, et siano mandati per la guerra, etc. Et ditta parte have niuna non sincere, 13 di no, 155 di la parte, et fu presa. Item, fu posto, per tutti ul supra, di elezer el primo pregadi 10 savii per scrutinio, non potendo esser electi quelli di collegio, nè possino refudar subpeena, quali reduti insieme debino tansar cadaun dar libere 353* a la Signoria nostra, persi, da un ducato fino a 50. Have una non sincere, 70 di no, 113 di la parte. Item, fu posto, per tutti di collegio ul supra, excepto sier Polo Barbo el consejer: che questi 10 savii, sarano electi, debi tansar tutti a imprestar a la Signoria nostra da ducati 50 fino 300, et a quelli impresterano li siano ubligati li depositi dii sai 1502 et 10 milia ducati di le 30 et 40 per 100, come è sta ubligati per il consejo di X, con la zonta, ozi, et non suplendo sia ubligà el deposito seguente, et dicli danari si possi pagar di arzenti in zecha a ducati 6 grani 8, lavoradi la marcha, et schieti a ducati 5 et li ori a ducati 75 la marcha, et questo in termine etc. con don di 10 per 100. Et a l’incontro sier Polo Barbo el consejer, messe che questi tal 10 savii pigli li libri di cadaun, et fazi inquisitiou di le facultà lhoro et di danari, zoè merchanti etc., et debi tan- | sar ducati 5 per 100 di tutto el cavedal, et imprestar a la Signoria nostra, restituendoli ul supra. Et ditto sier Polo Barbo parlò, lamen non fo voluto al-dir, non li fo fato risposta per esser crudelissima parie; et mandate le parte, una non sincera, 14 di no, di quella dii Barbo 19, di quella di sier Fantin da Pexaro et sier Leopoldo Mocenigo consejer et tutti li savii fo 153, et fu presa. Et fo comandato grandissima credenza per ditta parte presa. Et volendo licentiar li pregadi, sopravene queste lettere : Da, Milan, di /’ orator, di 5. Come eri zonse lì sier Zuan Badoer doctor, vien orator nostro di Spagna, essi oratori li andò incontra, poi a la porta