io<;r> MCCCCLXXXXIX, AGOSTO. 10GG Da Nepanto, di sier Zuam Moro, reclor e prove-dador, di 25. Come l’armati turchescha si dice esser velie 300, bona parte amalati da fluxo, molti è homeni inexperti, Camalli è su una nave, et sono cristiani suso. Et per alcuni venuti da Sfines, quali hanno esaminati, dice esser nel numero di 300 velie, CO brigantini, et il campo esser al Vardari e il bi-larbei esser con tlambulari 19 ivi aspectava co-mandamento dal Signor per passar ; si dice va a la Valona in Puja, et dicono esser velie 000. Di domino Marco Saracho arzìepiscopo di Lepanto de 26 a la Signoria nostra. Come à, per imo da Patras, l’armata turchesca esser passata cao Manlio, et il zeneral nostro posto in hordine le armate andava a la volta sua, et promete indubitata vitoria cussi come il nostro principe è principe di Veniexia. Item, con lui era rimasto li a contemplation dii pro-vedador, licei fusse electo sufraganeo a Treviso. Item, come lo exercito si dice va a Corphù, et il signor era a Monastier, a quella via per Corphù ; et che quelli di Patras dubita la sua armata non sia rota ; el bilarbei di la Grecia facea far uno ponte apresso Nepanto; dubita non vengi a lhoro danni, perdio certi villani menono 4 putì Via de quelli che ancora non erano reduti in Nepanto. Conclude licei la terra sia debile el buon cuor di Nepantini esser bastante, et aspetano di bon animo, e si fusse 10 galie lì non du-bitaria di cossa alcuna, come fo bora anni 22 che si prevalse, et a ciò si vedi il tutto qui sotto ponerò el capitolo ad literam. Copia ili uno capitoli) di uni lettera di domino Marco S iridio arzìepiscopo de Nepanto, di 26 lujo. Da Patras habiamo come l’armata turchescha era partita da cavo Manlio, et era stata vista fuora a Sa-pientia in mar. lmediate la magnifìcentia dii zeneral si à fato far velia a tutta la nostra armata, et è andata a la volta sua seguitandola, prego ldio li doni vitoria, et son certo che le nave et galie grosse sono capaze, per esser ditta armata mal conditionata de homeni, et uno terzo che vuoga sono zudei. Li pa-trasini se dubitauo la non sia rota, io judico serenissimo principe che la sia cussi rota e fracassata, come vostra serenità si è principe di Venecia, per quello ve-demo de qui, nè dita armata atende andar in altro loco salvo in canal di Corphù, perchè el Signor con quella parte de gente l’era al Monaster e si cavalcha a la volta più verso Corphù che verso la Valona. Da Napoli di Romania, di quella università. Si racomandano a la Signoria; lauda il provedador Guoro stato ivi, et maxime sier Marco Antonio Contarmi soracomito ha fato bone provision per esser sta camerlengo li. Di sier Simon Guoro, provedador di l’armada, data a le Specie a di 18. Scrive cosse vechie, e di la nova di Legena dii naufragio. Non fo leta. Da Corphù, dii rezinnento et provedador di 28 et 29. Replicate, etc. Da Otranto, di sier Piero Nani governador. Manda le ditte lettere. D i Trani, di sier Alvise Contarmi governador. Manda le lettere, replicha le nove. Da Monopoli, di sier Thomà Lion governador, di primo. Come a inteso quelli regii aspectano saper quello fa l’armata turchescha, perchè voriano haver quel loco e Mola e Polignam; et fra Lunardo da Prato vice re à dito certe panile che dagando il vasto a li olivari di Monopoli la terra si renderia. Item, non sa perché vi fu diferentia di uno villan e uno zentilhomo, et che lui fortitìchava la terra e li regii facevano fortifichar le terre di marina con mantel-leti, etc. Et manda una deposition de uno è stato a Bari di quello si dice de lì a Bari : conclude si la nostra armata anderà li senza obstaculo haverano tutte quelle marine a obedientia di la Signoria nostra. Da Durazo, di domino Martin Albanese, arziepi-scopo de V, di 24. Come à nova il Signor turclio a di 18 era a certo loco dove voleva far la sua pasqua et era zornate ti lontani da Dumo, et il bassa di la Romania è al Vardari, et quello di la Natòlia mia 12 propinquo, aspectava l’armada, et havia fato netar le strade verso Corphù et Napoli ; et come quelli subditi dii Turcho paesani, voriano redursi in Durazo, non sa che far. Item, sa come quell; di Croja voi corer li a Durazo, voria li gripi di Corphù ivi to-chasse, saltim quel provedador di Brandizo, mandasse le lettere, perchè continue aviserà dii tutto. Item, di sier Vido Diedo baylo et capitano di Durazo, drizata ai cai di X, qual fu leta in collegio. In sustantia questo medemo, e più il Turcho havia fato metar ó strade, una va a Corphù, ima va a Napoli, una va in Albania, una a Cataro e uiia..... Item, el Signor era a certo Iodio, et che par- 413 landò do davanti lui insieme, dicendo, sarò el primo melerà la bandiera su le mure di Napoli, l’altro disse sarò mi, et che ’1 Signor disse : volè saper quello che non so mi, e li fece impichar. In conclu-sion scrive va in Morea, ha ricevuto li ducati 50 et le munition, voria li bombardieri richiesti. Fo balotà remi 1000 da gripi da esser mandati a Corphù.