850 MCCCCLXXXX1X. GIUGNO. $30 100 galie, e 100 tra fusto e palandarie, 20 nave di le qual 5 di bote 800 in suso, et 15 da 200 fin 500, e ussirà certo a qualche di de zugno, dove la vadi non sa, ni si poi intender, et cussi lo exercito non sa si anderà a Itliodi o in la Grecia, conclude si proveda. Dii Modum, di provedadori di Parmada, date in ¡/alia a presso Modom, a dì 21 mazo. Come sier Simon Guoro, provedador era zonto lì, dovea andar al Zante, non va, ma va con 5 galie verso l’Arzi-pielago, overo anderà in Cypro per sentir il provedador Pexaro, restava lì a Modom, e manderà le galie. Et come esso Pexaro era mal in bordine di zurme. Et ha inteso l’armata esser per ussir, e le zente da terra si aviava verso la Natòlia, e il bilarbei di la Grecia esser partjto. Item, hanno ritenute le galie dii 324 * trafego zonte lì, vieti da Barbaria, sopra le qual è uno ambasador dii re di Tunis va al signor soldam, con molti mori suso, quali solicitano esser licentiali. Di Napoli di Romania, di sier Francesco Bra-gadiiw, relor e proveilador di 16 mazo. Replicade. Et poi di 14, avisa de lì, si dice vien assa’ turchi a Ar-gos over a Corinto, et vanno per andar verso la Natòlia, tamen lui sta con bon cuor, e à mandato in Can-dia a tuor 200 arzieri et 15 bombardieri, dimanda le monition scrisse. Da Antivari, di sier Piero Tiepolo, podestà. Dimanda monition, per esser quel luogo senza alcuna et il castello malissimo in hordine. Di sier Jacomo Lion, provedador a Brarulizo, vene do lettere di 15. Per una dii recever di danari per.le page di quelli provisionati; per l’altra zerclia i sali ; scrive contra sier Piero Raimondo suo cognato, è provedador de lì. Da Turim, di Zuam Dolce secretano, di 14. Come dii tuor di Ancisa qual scrisse non era vero, ma monsignor di Biars andando a caza lì intorno, li fo fato certo danno, unde fu a le man con quelli di la terra, quali si levono in arme, et tamen non fu altro. Item, a ili 13, li oratori dii re di Franza, con cavali 50, cenò in Aste; et havendo mandato a Milan a dimandar il salvoconduto, non erano per passar de Turim, ma vanno a Monpelier e poi a Pavia. Item, esser nova de lì, sguizari haver dato rota a 5000 persone tedeschi, et questo si ha da misier Mafio Torniello, podestà di Aste. Da Rovere, di sier Nicolò da cha da Pexaro podestà, di 14 el 15. Come Castel Barcho era mal in hordine, pur starà vigilante. Per l’altra di 15, scrive in risposta di la lettera li fo scritto, di le farine tolte etc. Risponde nulla esser stato, solum dii rnexe di octobrio fu tolto uno saclio di farina contrabandà, ergo etc. Item, haver, il re de’ romani venere parti da Meram e va a Inspurch, e il suo campo resta a Colorno dove fono roti solo quel capitano che alias combatò con Antonio Maria di Sanseverino videlicel fu.......; et poi par ditto re mutasse pensier di andar a Inspurch et va in Felchirch, con pochi cavali. Item, avisa dii combater feno li regij con agnelini, quali dicti agnelini erano ritrati su quel di Cuora, aspectavano socorso da la liga Grisa. Item, mandoe una depositimi di quello fu fato in la Dieta, e chi vi era; et dice il campo regio esser persone 12 milia, el qual in Agnelina bassa havia fato gran danno, eie. Relation di una persona fide digna che si trovò in la Dieta a Meram, et in quella stele fin al limi. Come a di 7 di l’instante, di note giunse a Me-ram la regia majestà con cavalli zerca 00, in sua compagnia baroni tre, altramente non ha sapulo dechiarire; et sabato di 8, sua majestà intrò in la Dieta, in la qual li stete per poco spacio : apresso di quella era sentato da la banda drela el vescovo di Tronto, da l’altra el vescovo di Brexanon, apresso lhoro li Ire baroni, poi el conte Zorzi da Lodron, el conte Odorico de Arco, et uno fiol dii conte Andrea suo fratello, li altri poi per li hordeni soi. Fu fato le parole per nome di la majestà regia, per misier Polo Lectistener, et nel principio per captar benivolentia disse : che l’era sta divulgato che la sua majestà erti morta, et che quella si havia voluto venir a dimostrar, et voleva viver e morir con lhoro, el per niun modo li voleva abandonar, con altre simile atractive parole rcngraciandoli de la fede gli haveano dimostralo. Fo rcchiesto poi, pur per nome di la presente soa majestà, clic ancor che in altri tempi a simili bisogni el paese havia dato a suo spexe homini 9000, al presente solamente ne dimandava per mexi Ire ne desseno 8000, de li quali soa majestà nè voleva 325 tossono .pagali per il paese, nè voìea da lhoro la zente, ma li danari per dicto numero, volendo sua majestà quelli spender in homeni experti al fato di le armo. Et fo fato contention, parte consentendo e parte il contrario, e in quel zorno non fu concluso altro. La domenica sua majestà fu a messa, et in quel zorno fu ritornato a la Dieta, ne la qual soa majestà non si atrovò, et in essa seguite uno grande disordine e forno per esser a le arme quelli dii paese con li zentilhomeni : la causa fu che, parlando uno da Bol-zam, per nome de li paesani, per uno zenlilliomo fratello dii capitano dii pa; se, fu mentito per la gola in modo che se solevono tutti li paesani contra de lui,