L’ARSENALE DI VENEZIA Per essa era riservato il nome di Italia, ma i Veneziani non riuscirono ad ultimarla. Dopo la resa di Venezia essa entrò a far parte, come si è detto, della marina austro-ungarica col nome di Novara. Nell’aprile 1848 sappiamo che a Venezia si trovavano le corvette Civica (ex Clemenza) e Indipedenza (ex Lipsia). La corvetta Italia di 24 cannoni, la corvetta Venezia di 18 cannoni ed un’altra ancora di minori dimensioni furono allestite nell’estate successiva. Nella relazione che il Triumviro Leone Graziani fece all’Assemblea 111 ottobre 1848 ebbe a dire che nel periodo fino allora trascorso l’Arsenale aveva approntato : il piroscafo Pio IX, la corvetta Veloce, i brigantini Delfino e Camaleonte, la goletta Fenice e due che erano in via di avanzato allestimento, il brigantino Pilade, oltre alle navi minori per la difesa degli accessi dal mare alla Laguna e per quella dei canali dell’Estuario. Nell’estate del 1849 si sa infine che la squadretta affidata al Comando di Achille Bucchia era costituita dalle corvette Lombardia, Veloce e Indipendenza, dal brigantino Crociato e dal piroscafo Pio IX, oltre a qualche altra unità di minor conto. Quando il Governo Provvisorio di Venezia dovette compilare un codice per segnali e manovre della sua squadra modificò quello esistente per la marina austriaca 125