MARIO NANI MOCENIGO alla darsena della « Novissima » i cantieri coperti ed alcune tettoie acquatiche, che ebbero dimensioni maggiori di quelle costruite fino allora. In conseguenza molti dei cantieri coperti preesistenti ebbero, come vedremo, impiego come officine o come magazzini- Colla nuova destinazione avuta dalla « Novissima » venne chiusa la comunicazione colla laguna e venne scavato un rio attraverso il reparto « Isolotto » sopprimendo uno scalo coperto nel punto centrale. Questo rio venne chiamato rio delle Seghe. Sulle sponde della darsena vennero costruiti oltre trenta scali di costruzione e tre ampie tettoie acquatiche, oggi scomparse. A queste più tardi se ne aggiunsero altre due che oggi ancora esistono nella località « Gag-giandre » (fig. 4). Verso il principio del secolo XVI l’Arsenale assunse quindi un aspetto ben diverso da quello dei primi tempi. Sulla darsena Arsenale Vecchio dove prima si costruivano le galere esistevano magazzini di legname di vario tipo, di catrame, di tele, ecc. e in quella dell’Arsenale Novo, oltre ai magazzini e le segherie, vi erano le officine dove si costruivano gli alberi, i remi, le imbarcazioni, le vele, le munizioni, le artiglierie, ecc. Il 14 marzo 1 509 un violento incendio si sviluppò nell’angolo S. E. dell’Arsenale dove si confezionavano 28