L’ARSENALE DI VENEZIA nezia col nome di squeri) (1) sorti nelle varie isole che si stavano popolando intorno a quella di Rialto. Specialmente importante era quello esistente a S. Marco in una località detta « Terranuova » nel punto cioè in cui oggi sorge il giardino di Palazzo Reale (2). A questi cantieri, usati specialmente dai privati, anche il Governo si doveva rivolgere per allestire le flotte di cui abbisognava per quelle imprese militari marittime che col progredire del tempo si resero necessarie per sviluppare ognor più il traffico sul mare e per assicurarsi il possesso dei fondachi istituiti in Levante e l’egemonia in Adriatico, che si era affermata verso il 1000 con la conquista di Pietro Orseolo li delle coste dell’Istria e della Dalmazia. Al principio del secolo XII, essendo la Repubblica impegnata nella seconda guerra di Siria, essa doveva nel contempo soddisfare a pressanti richieste di navi fatte dai Crociati per essere trasportati in Terra Santa. A questi bisogni non erano in caso di far fronte i cantieri privati già esistenti. (1) La parola dialettale «squero» che significa «scalo di costruzione e riparazione per galleggianti » deriva dalla parola squadrare giacché in essi si squadravano i legnami destinati alle costruzioni navali. (2) Questo squero fu abolito soltanto nel 1340 quando la Repubblica decise la costruzione in quella località dei grandiosi fabbricati che furono adibiti ad uso di granai di Stato. 19