MARIO NANI MOCENIGO riuscì ad ottenere che venissero escluse dalla fusione « le « più stimabili artiglierie sia per la bellezza di forme che « per la perfezione del lavoro e per il gusto mirabile degli « ornamenti ». Queste armi passarono a far parte del Museo di Artiglieria che nel 1 772 era stato ordinato da Jacopo Patisson Sovraintendente prima del Gaspe-roni (fig. 12). La istituzione del Museo è ricordata in una lapide murata su una delle officine della via Artiglieria ed è del seguente tenore: TORMENTA BELLICA PARTIM LONGA AETATE DESVETA PARTI M AD POMPAM CONFLATA NE EORUM FORMAM ET ELEGANTIAM POSTERI DESIDERARENT S. C. ANNO R. S. MDCCLXXII JAC. PATISSON ANGLO PUB. PYROTECHN1AE PREAF Questa iscrizione era racchiusa in una ricca cornice in marmo con decorazioni guerresche e sormontata da un bassorilievo raffigurante una galera. Nel 1921 la cornice venne tolta da posto per essere collocata sul muro di cinta dell’Arsenale in prossimità della porta che dà accesso alla Giunta di Ricezione. Dentro la cornice venne posto il leone che come abbiamo detto 48