L’ARSENALE DI VENEZIA agli ordini all’Arsenale e nel secolo XVII cadde in disuso, ma Francesco Corner nel 1 776 propose che l’usanza fosse rimessa in vigore. Alla dipendenza dei Patroni dirigeva l’Arsenale dal lato tecnico industriale un Ammiraglio (1) il cui incarico non aveva limite di tempo per la durata. Egli aveva il titolo di Magnifico ed era di suo diritto il bacile d’argento contenente i denari che il Doge dispensava al popolo alla sua elezione. Egli stava insieme al Doge nel « pozzetto » mentre era trasportato dalla Chiesa di S. Marco dopo la consacrazione in Palazzo Ducale. Egli portava il gonfalone di S. Marco, (fig. 1 7) Nel giorno dell’Ascensione, al ritorno del Bucintoro, V Ammiraglio presiedeva il banchetto offerto in Palazzo Ducale agli arsenalotti che avevano vogato nel Bucintoro. L’Ammiraglio percepiva circa 20 lire al giorno di stipendio oltre all’alloggio gratuito e ad un compenso di 3 anfore di vino all’anno. Agli ordini dell’Ammiraglio era destinato un « Ca-pitanio » ed alcuni aiutanti per la gestione disciplinare ed amministrativa. L’Ammiraglio proveniva il più delle (Ì) Per il grado di Ammiraglio nella Marina Veneziana vedi la mia opera: « Storia della Marina Veneziana da Lepanto alla caduta della Repubblica », cap. ì. 55