L’ARSENALE DI VENEZIA Nell’opera già citata di C. A. Levi sono indicati come costruiti in questo periodo di tempo altri due vascelli da 80 cannoni Duquesne e Arcole, le fregate da 36 cannoni Favorita, Corona, Piave, Principessa di Bologna e le corvette Carolina, Bellona ed altre navi di minor conto. Nel Museo Storico Navale esiste un bellissimo e grandioso modello di vascello da 80 cannoni che sicuramente si riferisce a quest’epoca. La tradizione vuole si chiamasse Cesare ed il Gelfì lo annota nel suo diario tra quelli costruiti. Ma che sia stata variata in questi anni una nave con tale nome non può essere affermato con certezza, tanto più che nella citata guida dell’Arsenale del Casoni è detto che nel mezzo dell’Officina scultori in legno « sta una figura di Cesare di dimensioni colossali adatte allo sperone di un vascello su cui essa doveva essere collocata ». Durante la seconda dominazione austriaca che dal 19 aprile 1814 si protrasse fino al 22 marzo 1848 l’Austria prodigò specialissime cure all’Arsenale di Venezia soltanto nei primi anni e portò in breve a compimento la torre di Porta Nuova lasciata incompleta dai Francesi. Una lapide del 1825 ricorda i lavori ed i restauri eseguiti nell’Arsenale in quel tempo, ed è ovvio che 121