MARIO NANI MOCENIGO Fu in questa contingenza che il Doge Ordelafo Fa-lier riconobbe essere indispensabile far in modo che nel più breve tempo possibile il Governo potesse provvedere direttamente alla costruzione delle navi in un cantiere di Stato, che avrebbe dovuto anche disporre delle maestranze e dei materiali varii occorrenti a mantenere la flotta in efficienza. Nell’anno 1 104 sorse così l’Arsenale. Per costruirlo venne scelta una località paludosa all’estremità orientale della città che benissimo si prestava allo scopo perchè era facilmente accessibile dal bacino di S. Marco e nel contempo era isolata dai quartieri abitati. La zona prescelta corrisponde come ampiezza a quella parte dell’Arsenale che ancora oggi è indicata col nome di « Arsenale Vecchio ». Fu scavata nella parte centrale una piccola darsena in modo che comunicasse col bacino di S. Marco per mezzo di un canale, già esistente, chiamato più tardi col nome di Rio della Madonna o dell’Arsenale. A levante ed a ponente della zona scavata vennero sistemati numerosi scali di costruzione scoperti (probabilmente non meno di 24). Nessun edificio venne costruito nel recinto, che fu però circondato da mura, lungo le quali furono erette torri per la difesa e la vigilanza. L’accesso per via 20