L’ARSENALE DI VENEZIA asportare all’uscita dal lavoro una piccola quantità di rifiuti della lavorazione del legno, detti « stelle ». Nell’anno anzidetto però, in vista degli abusi verificatisi, veniva soppressa la concessione prescrivendo che le maestranze all’uscita dovessero portare la veste e il ferraiuolo in spalla ; ai trasgressori venivano inflitti 18 mesi di galera. Più tardi la concessione di asportare le stelle venne ripristinata e tolta più volte. In un determinato momento venne anzi stabilito che per Pasqua e Natale le stelle venissero riunite in chiatte e trasportate fuori dell’Arsenale per essere distribuite alle famiglie delle maestranze più bisognose. Su ogni galera venivano imbarcati un marangon, un remer e un calafato con un fante ciascuno. La scelta del personale per l’imbarco era devoluta all’Ecc. ma Banca. Nel caso non vi fossero volontari il nome dei prescelti veniva estratto a sorte tra quelli che la Banca credeva si potessero concedere senza danneggiare il proseguimento dei lavori in Arsenale e che non avessero superati i 40 anni di età. In tempo di guerra venivano prese severe disposizioni contro coloro che rifiutavano l’imbarco. I materiali erano distribuiti in consegna nel modo che segue : 57