L’ARSENALE DI VENEZIA all’asciutto piccole imbarcazioni e gli ultimi tre erano depositi di legname da costruzione. Nella « Vasca delle galeazze » esistevano sempre sei scali coperti tre per lato; su uno di essi era in costruzione una fregata da 32 cannoni e su un altro una bombarda, un altro era vuoto e gli ultimi tre ospitavano galleggianti di modeste dimensioni. Fra il Canale delle galeazze e la « Novissimet-ta » ( 1 ) nel fabbricato destinato agli squadratori esisteva una grande segheria per lavorare il legno di quercia destinato alle costruzioni navali. A sud di questa ed a fianco delle tettoie acquatiche nelle quali oggi si tengono a riparo i motoscafi, esisteva un grande deposito di legname di noce. Lungo la banchina di ponente del reparto « Novis-simetta » dei dodici scali coperti prima esistenti cinque avevano avuto altro impiègo, essendo stati adattati quali depositi di catrame, di cunei di legno, di legname ricurvo, ecc. Degli altri sette, tre servivano per demolire i vecchi scafi ed uno per la costruzione delle galere. Gli altri tre contenevano un vascello da 74 cannoni quasi pronto, un vascello da 66 in avanzata costruzione e una fregata da 44 cannoni. (I) Con questo nome era designato il lato di ponente della « Novissima ». 39