MARIO NANI MOCENIGO molto migliorate e che vi si lavorava intensamente per approntare il naviglio e tutte le scorte. Si lavorava infatti ad allestire 1 1 navi di linea delle quali 5 erano completamente pronte. Erano inoltre in via di approntamento 71 galere delle quali 21 nuove e 10 galeotte. In sul finire della guerra del Peloponneso esiste una relazione del Savio agli ordini Francesco Corner in data 30 marzo 1696. Da essa risulta che dal 7 settembre 1694 l’Arsenale aveva provveduto ad inviare in Levante tra nuove e « acconciate » e tra grandi e piccole 84 unità. In quella data poi esistevano nella Casa 3 galere sottili nuove pronte, 50 in ellestimento e 6 in riparazione, 4 galere per Capitani Generali e Provveditori, 5 galeazze nuove, 2 galeotte nuove e 12 galeotte in riparazione, oltre bene inteso alle navi di linea. A questo punto giova tener presente che coll’entrata nelle forze navali dei vascelli, il deposito di 100 galere fu ridotto a 50. Mentre le marine oceaniche di Inghilterra, di Olanda, di Francia e di Spagna già nel secolo XVI avevano fatto scomparire dalle loro flotte militari le navi a remi e le forze navali si componevano esclusivamente di navi a vele quadre, nel Mediterraneo fino a tutto il secolo XVI il nucleo delle flotte fu costituito dalle galere. Fu solo 80