20 PAKTE PRIMA. Roìììo Decreto 11 febbraio 1923, n. 325, col quale l’Uf-ficio della Consulta Araldica passa alle dipendenze della Presidenza del Consiglio (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del Regno il 28 febbraio 1923, n. 49). VITTORIO EMANUELE III PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTÀ DELLA NAZIONE RE D’ITALIA. Visti i Regi Decreti 2 e 5 luglio 1896, nn. 313 e 314, 31 marzo 1921, n. 517 ; 15 giugno 1889 e 31 marzo 1921 concernenti la Consulta Araldica ed il suo funzionamento ; Visto l’art. 79 dello Statuto fondamentale del Regno; Sulla proposta del Nostro Ministro Segretario di Stato per gli Affari dell’interno, Presidente del Consiglio dei Ministri ; Abbiamo decretato e decretiamo : Art. 1. I provvedimenti per concessione, conferma, rinnovazione e riconoscimento di titoli o di altra distinzione nobiliare ci saranno proposti dal Nostro Presidente del Consiglio dei Ministri. Art. 2. Lo stesso Presidente del Consiglio dei Ministri sarà Presidente della Consulta Araldica ed eserciterà le funzioni attribuite al Ministro dellTnterno dai Regi Decreti 2 e 5 luglio 1896, nn. 313, 314, e 15 giugno 1889 con le modifiche su citate del 31 marzo 1921. Art. 3. I registri araldici, le deliberazioni della Consulta e della Giunta permanente araldica si conserveranno presso l’archivio della Presidenza del Consiglio dei Ministri. È derogata qualsiasi altra disposizione contraria al presente decreto che entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale. Ordiniamo, ecc. Dato a Roma addi 11 febbraio 1923. VITTORIO EMANUELE. Visto : Mussolini. 11 Guardasigilli ÓVIGLIO.