Vili PREFAZIONE. Regolamento tecnico araldico della Regia Consulta, che — in mancanza di una vera e propria giurisprudenza non ancor formatasi sull’argomento — ne costituiscono la più autorevole e, quasi diremmo, autentica fonte d’interpretazione e d’applicazione. Una certa larghezza abbiamo poi consentita anche alla legislazione retrospettiva degli ex-Stati Italiani, che può avere una notevole e spesso decisiva importanza ermeneutica nella pratica delle leggi vigenti. Rimandando per una più ampia e completa informazione su questa parte al già citato Memoriale della Consulta, compilato con mirabile diligenza e dottrina e addirittura esauriente sotto ogni riguardo, ci siamo limitati, generalmente, a riassumerne l’abbondante materiale ivi raccolto per ciascuno dei vecchi Stati, permettendoci di decampar da tale sistema soltanto per due legislazioni — quelle della Lombardia e della Toscana, — appunto perchè, a differenza delle altre per lo più frammentarie e slegate di tutto il resto d’Italia-, esse ci offrono due magnifici saggi di ordinamenti nobiliari veramente organici, compiuti e perfetti sotto ogni riguardo, e superiori forse a quanti se ne emanarono, anche in epoche più progredite, nei più civili .Paesi d’Europa. In Appendice a questa parte retrospettiva credemmo utile riportare qualche saggio d’un inedito Vocabolario Araldico del Seicento, la cui