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PARTE PRIMA.
la donna, intestataria oggidì porta con sè unendosi in matrimonio.
   Si deve concludere che la trasmigrazione del titolo di origine feudale, che dopo l’abolizione della feudalità si è continuato a permettere da famiglia a famiglia, ha snaturato del tutto quello che avrebbe dovuto essere il concetto della sua conservazione. Considerate le statistiche dei passaggi delle intestazioni nobiliari in altre famiglie verificatesi dal 1806 in poi nelle provincie dell’ex-Reame, di qua del Paro (circa il 55 per cento), e dal 1812 in poi nella Sicilia (circa il 50 per cento), non si può non riconoscere nella proposta principale del progetto, di escludere le femmine dalla successione nei titoli di nobiltà, il provvedimento reclamato per far salvo, come si esprime il conte Filangeri, quello che ancora è possibile di titoli di origine feudale, alle famiglie già feudatarie.
   La vostra Commissione è confortata, nel raccomandare all’Ecc.ma Consulta l’accoglimento di questo principio, sul quale s’impernia il progetto, dal pieno consenso espresso in proposito dall’illustre Commissario del Re e dalle Commissioni napoletana, romana, sarda e veneta ; pur avendo il Commissario del Re e le due Commissioni sarda e veneta manifestato il proprio dissenso su alcuni punti del progetto, di secondaria importanza.
   I	rilievi del Regio Commissario e delle due Commissioni regionali sono stati tenuti presenti nella nuova formulazione del progetto che la vostra Commissione si onora di sottoporre al giudizio illuminato del-l’Ecc.ma Consulta.
   Non si è mancato di prendere nella dovuta considerazione anche il voto categoricamente contrario dato dalla Commissione sicula in data del 10 novembre 1924. Ma le ragioni esposte nella relazione del commissario nobile Genuardi, accolte da quella Commissione, non hanno potuto scuotere la nostra profonda convinzione sulla bontà del nuovo statuto proposto per la successione nobiliare.
   Nella relazione Genuardi, pur ammettendosi che « più del 50 per cento dell’attuale nobiltà siciliana » porta i titoli provenienti smo dall’abolizione della »feudalità, ossia sin dal 1812, da casati differenti di » allora, perchè passati per linea femminile », che « i ti-> toli che portavano gran lustro ai loro antenati si tro-