128 PARTE SECONDA. Ricordiamo poi che i decorati della Gran Croce » della Commenda del già Ordine R. di S. Lodovico di Parma avevano diritto ad essere inscritti alla Nobiltà dello Stato Parmense, ma con obbligo di riportarmi uno speciale diploma (art. 48 del Massimario della Regia Consulta). MODENA E REGGIO. Un Sovrano Chirografo 22 marzo 1788 del Duca Ercole III d’Este impose alle famiglie nobili, stabiliti' permanentemente in Modena, di farsi inscrivere nei Libro d’Oro, precisando i requisiti richiesti e le norme da seguire per siffatta inscrizione. Tali norme furono confermate e pili dettagliata mente sancite Coll’Editto 2 gennaio 1816 del Duca Francesco IY d’Austria-Este. Successivi decreti, fra il 1816 e il 1819, riconobbero le Nobiltà Civiche di Reggio, Mirandola, Carpi, Finale < Correggio, ciascuna delle quali ebbe il suo « Libro della Nobiltà ». La Comunità di Modena, unitamente colla rappresentanza del ceto nobile, fu costituita in Tribu naie Araldico, che venne soppresso il 2 gennaio 1861 La Consulta Araldica del Regno (art. 34 del Mas sìmario) riconosce nella regione modenese le seguenti nobiltà civiche : con grado di « Patriziato » nelle cittì di Modena e di Reggio ; e con titolo di « Nobiltà nelle altre quattro sopraindicate. TOSCANA. 1/’illuminato Governo dei Principi Lorenesi, sotto tanti altri riguardi benemerito di questa Regione, seppi' - anche per ciò che concerne la materia araldica -assicurarle un invidiabile primato dotandola di ordinamenti che sono tra i più progrediti e perfetti tra quanti se ne conoscan del genere. Sfrondando tutta la farraginosa e sconnessa legislazione del periodo Repubblicano e Mediceo sulla citta-