653 MHXXI, FEBBRAIO. 654 390 vituarie, et come la massa dieno far a una zornala lonlan di qui. Uncle esso Conte ha scrito a Zara e Laurana stagino provisti, et lui ha fato comandamento per le ville se reduchino, et manda vardie 10. Scrive, per la galla Faliera zonta de lì à ricevuto do falconetti, ma li mancha le forchade. Jtem, schio-peti 50, lanze, polvere eie., ut in iitteris. Fu poi lete do opinion di Savii, senza nominar chi mete, dii modo di trovar una angaria universal : una opinion far tansadori tansi cadaun oltre le decime pagano e questo a pagar mezo per cento dii valsente l’ha, l’altra voi tansar cadaun da un ducato in suso e non si pagi più decime, ma questa si chiama decima nova ; le qual opinion una è di sier Alvise de Prioli savio dii Consejo, l’allra di sier Pandolfo Morexini savio a terra ferma, le qual fo lete acciò tutti si pensi, et uno altro Consejo si ba-loterà. Fu posto, per li Savii, elezer deprcesenti do zen-lilhomeni nostri, con pena, Provedidori sora i danari ■di Officii, camere, etc., siano per do anni, possino meter parte a questo Consejo, e li denari recupere-rano metino in Procuratia da esser spesi come parerà a questo Consejo, ut in parte; fu presa, ave 2, 25, 173. E perchè l’opinion di sier Luca Trun con-sier non fu posta, di darli autorità di intrometer etc. 10 non volsi parlar e la vulsi : fo tolto il scurlinio, ma per l’bora tarda non fo balotati. Fu posto, per li Savii, che alento il cavalier di la Volpe non fusse posto in paga al quarliron come 11 altri, ma si pagava a la camera di Vicenza, per tanto fu preso che de ccetero sia incluso in la li-mitation ogni anno ducali 200, non intendendo li danari obligali a l’arsenal, et a la camera di Vicenza sia deputa a pagarsi Damian et Gargini dii Cosule capi di corvati di Zara quali hanno cavalli IO per uno, ut in parte. Fu presa. Ave 184 di sì, 6 di no. Fu posto, per i Savii tulli, che per le saline di Corphù era ubligà il dazio di le pescherie dii Butin-tro, qual essendo compita di la ubligation, per tanto sia preso che dillo dazio sia ubligato a ditte saline, videlicet il protho maislro di le ditte saline; ut in parte. Ave 168 di si, 2 di no. 390* Fo posto per li Consieri, excepto sier Balista E-rizo, Cai di Quaranta e Savii, dar al conte Mercurio certe terre a Treviso dove voi fabrichar una caxa per sua habitazion, et atento la risposta dii Podestà e capitano di Treviso che dice sarà ornamento di quella terra, per tanto li sia concessa, con questo debi fabrichar una caxa, ut in parte; fu presa: 3, 33, 146. Fu posto, per li Savii, atento il testamento dii qu. reverendissimo Cardinal Zen, qual lassò assa’ danari, quali vene a beneficio di la Signoria nostra, tra li altri legati lassò 6 mansionari perpetui 4 a San Marco et do a San Fantin, et hessendo morto zà 20 anni è bon meter tal sua volontà in execution, però sia preso che ..... Fu posto, per li Consieri, Cai di XL e Savi tulli, atento molti merchanti hanno mandalo panni e altre merze con le galle di Baruto et Alexandria venute, e havendo paga una volta li dacii, volendo rimandarle a li viazi non è conveniente pagino più : pertanto sia preso che havendo pagà una volta li dacii non siano astreti a pagar altro dacio, come altre fiate è stà fato; fu presa : 163, 25, 5. Fu posto, per li Consieri, Cai di XL e loro Savii, dar il dazio di anfore 6 di vin a l’orator dii Serenissimo re di l’Hongaria, et il dazio sia posto a conto di la Signoria nostra. Ave 5 di no, fu presa, 182 di sì. Fu posto, per sier Antonio Grimani procuralor, sier Lunardo Mocenigo, sier Alvise di Prioli, sier Piero Landò savii dii Consejo e li Savii a li ordeni, expedir sier Marco Minio va orator al Signor turco, e per il Colegio sia dà libertà di comprar li presenti a chi parerà, come fo mandali quando andò sier Antonio Justinian dotor, orator al qu. padre di questo Signor a la sua congratulation ; et hessendo più numero di bassà, sia cressuto più il presente ut in parte. E nota: il presente portò il Justinian, fo per ducati 3000 e non più. A l’incontro, sier Piero Ca- 391 pello, sier Andrea Trivixan el cavalier Savii dii Consejo e li Savii di terra ferma voleno sia mandà li ditti presenti, quali siano per l’amontar di ducati 4000. Et andò in renga sier Andrea Gritli procura-tor, dicendo è pralicho di cose turehesche per esser stà assà de lì, e ben che l’babbi a far il viazo hessendo materia, de importantia, voi dir l’opinion sua, e disse il Signor lurcho è potente Signor, el li fo mandato al padre per li do ultimi oratori per ducati 6000, el quando andò il Justinian per ducati 3000, unde si tien a la Porta conto di presenti nel Casnà, et si scontra e si mancha niente dii solito lo manda in drio. Però non voria seguisse questo al nostro Orator; per tanto conseja il Colegio mandi per ducati 4000, che è il mejo, perchè 3000 è podio, persuadendo etc., cargando il Colegio è stà tropo a expedirlo, doveria esser lì. Et li rispose sier Antonio Grimani procuratore, homo di anni 86, benissimo a parte a parte, e che non si voi far cose nove; si manda quel fo mandà al padre, e quando fo mandà