32 SILVIO MlTlS siglio, al doge un prestilo di 36.000 lire „ per vie più adorare e benedire il Cuore benedetto del suo Clementissimo e Pietosissimo Principe " (6 aprile 1783). Merito innegabile del patrio consiglio si fu pure quello di aver badato alla nettezza, alla pulizia ed all’ igiene della città, in considerazione specialmente del terrore che s’avea della peste (il numero degli impiegati alla sanità lo conferma), e a motivo pure di certe abitudini poco civili, inveterate nel popolo minuto. Tanto lo statuto di Ossero che quello di Cherso ingiungevano „ de no butar acqua over imundicie sora la via publica, appresso i pozzi, le Giesie, e che le imundicie non se die butar in mar dal gran muol all’ Arsenal E non vietavano forse le leggi di insudiciare le strade lungo le mura, di lavare lane, botti ed ogni altro arnese ad una distanza dai pozzi, minore di venti passi, di lavorare la terra a meno di tre passi dai laghi ? Non c’ era la prescrizione di nettare ogni anno entro il mese di marzo le vie pubbliche adiacenti alle proprie campagne, in pena di un bisante (2 lire e 2 soldi), da riscuotersi ripetutamente fino che la via sarebbe stata ritrovata pulita? Ma quando si rispettarono tali leggi, tali divieti? Perchè i continui ordini di curare la nettezza della ciltà? Nel 1535 il consiglio è obbligato a fissare una multa di trecento lire a chi oserà insudiciare la loggia o i muri del palazzo pretorio. In seguito si assegnano quindici lire a chi voglia asportare immondezze che si trovano attorno alla ciltà ; e si ordina „ prò aniovendo aliquali fetore, muretur ac murari debeat Rivus ipsae plateae Ma, si pensi, che questa ancora nel 1500 si scopava soltanto al sabato di sera dal precone di turno, e ciò certamente con riguardo alla successiva domenica. Ripetutamente si vota pure di scavare nuovi laghi, di pulire i vecchi, il porto, il man-dracchio, di approfondire o prosciugare acquitrini, rivoli stagnanti ecc. Ma Bortolo Menin „ cavacanali “ se „ propter bonas operationes “ nella pulitura del mandracchio riceveva dal consiglio un dono di due ducati, ciò non lo tratteneva dal dire che nel porto, in luogo di fango, avea trovato (1520) .montagne de sassi e l’osservazione svela costumanze deplorevoli. Molte delle quali durano, pur troppo, ancora. Nel 1699 (2 gennaio) si dice in consiglio che il porto „ è munito a segno “ che le bar-