669 MDXXf, FEBBRAIO. 670 una sapientissima renga, persuadendo il Consejo a prender la sua parte; et li rispose sicr Piero Capello in favor di la sua opinion, poi sier Lunardo Mozeni-go provedador sora il Monte vechio, novo e novissimo et savio dii Consejo, messe una altra opinion, e cussi d’acordo fo termina doman chiamar il Consejo, perchè molti voleno parlar, e cussi fo rimessa. Fu poi tolto il scurtinio con boletini di do Pro vedadori sora i danari. Tolti numero 14, et rimaseno sier Zuan Venier el censor et sier Francesco Bra gadin, e il scurtinio sarà notado qui avanti. Fu posto, per li Consieri e Cai di XL, che sier Gasparo Contarmi, va orator a la Cesarea e Callio-hca Maestà, possi portar con sì arzenti per la valuta di ducali 400 da esser stimati da l’oficio di le Kaxon nuove, justa il consueto, a risigo di la Signoria nostra. Fu presa. Ave 179 di si, 4 di no. Scurtinio di do Provedadori sora i danari, justa la parte presa, con pena. Sier Francesco Foscari, fo savio dii Consejo, qu. sier Filippo procu¬ rator ......... 105. 76 f Sier Zuan Venier, fo cao dii Consejo di X, qu. sier Francesco . . . 113. 56 f Sier Francesco Bragadin, fo savio dii Consejo, qu. sier Alvise procu¬ rator ......... 115. 74 Sier Antonio Condolmer, fo savio di Terra ferma, qu. sier Bernardo. 41. 150 Sier Tomà Mocenigo, fo savio da Terra ferma, di sier Lunardo . 62. 125 Sier Marco Antonio Loredan, fo ca¬ pitano a Padoa, qu. sier Zorzi . 76. 114 Sicr Piero da cha’ da Pexaro, fo sa¬ vio a Terra ferma, qu. sier Nicolò 79. 105 Sier Polo Capello el cavalier, fo sa¬ vio dii Consejo, qu. sier Velor . 98. 91 Sier Andrea Baxadoua, fo consier, qu. sier Filippo...... 85. 86 Sier Marco Orio, fo cao dii Consejo di X, qu. sier Piero .... 53. 138 Sier Zuan Antonio Dandolo, è di Pregadi, qu. sier Francesco . . 51. 133 Sier Gabriel Venier, fo avogador di commi, qu. sier Domenego . . 56. 126 Sier Andrea Mudazo, fo consier, qu. sier Nicolò....... 102. 86 Non. Sier Nicolò Venier, fo consier, qu. sier Hironimo, per esser consier da basso. In questa matina in Quarantia criminal, da poi alcuni consegii, fo expedito una inlromission fatta per sier Francesco Bolani olim avogador, di una termination fata per sier Fantiu Malipiero, sier Piero Gizi e sier Benedeto Valier olim oficiali a le Ra-xon nuove, in la qual introe sier Francesco da Leze et sier Ferigo da Molin etiam officiali al dito officio, quali per mensfati fati per un Rieardo Pam, era al dazio dii vin, lo cassono. Hor l’Avogaria voleva taiar dita termenation e parloe primo lui, li rispose D. . .... ; poi parloe sier Zuan Antonio Venier eri, e ozi li rispose domino Bortolo da Fin dolor : al primo balotar fo 12 non sincere, 4 di la parte, 19 di no, e fu preso di no. Fo scrito ozi, per Colegio, a li rectori di Zara in risposta di soe, di 4 dii mese: come alcuni di Lau-rana nostri subditi erano andati con quelli di Scar-dona a depredar sopra il terilorio lurchesco, però facino processo contra di loro et lo mandi di qui insieme con tre di essi. Item, fo scrito a llironimo Dedo secretano a Napoli, atento il principe di Bisignano stato qui desidera certo teren di la corte over di la caxa di San Marco, però avisi quello el voi. A dì 27. La matina il Doxe fo in Colegio. Vene 399 il Legato dii Papa, qual aveaudienlia per cosse par-licular. Da poi disnar fo Pregadi, et vi fu sier Zacharia Dolfìn non solito venir zà molti Pregadi. Non fu il Doxe ni sier Antonio Trun el procuralor, e non fu leto alcuna letera. Di sier Zuan Vituri podestà di Bergamo, date adì 3 Zener. Come era seguito uno caso di lì di mala sorte del mexe di Dezembrio a dì 22, a ore una e meza di note. Hessendo una madama Santa mujer di Marco Zuane da Carara inzegner in villa a . .. mia uno di Bergamo, vene 4 incogniti e stravestiti, et fe’ aprir la porta dii cortivo a uno fiol di uno massaro, e inlrati branchono questa dona, qual il marito non era lì, et la mcnono fuora dii cortivo e uno la tene e l’altro li dete cinque ferite su la faza in croze et si parlino, unde esso Podestà, havendo sospetto di alcuni, fece retenir, et non potendo intender li delinquenti, dimanda di dar taja. Fu posto, per li Consieri, dar autorità di proclamar, chi acuserà etc. babbi I. 500 di beni di delinquenti, si non di la Signoria, e cussi li compagni sia asolli avisando, dummodo non sia il malfactor et babbi la taja, ut in parte. Fu presa. Ave 187, 71. Fu poi intrato in la materia di eri, videlicet la prima parte di sier Domenego Trivixan el cavalier