CHERSO ED OSSERO SOTTO LA SERENISSIMA 125 una vita più comoda, lieta, appariscente, spassosa. Anche da noi, come a Venezia, i carnevali che precedeltero quello del 1797, furono i più giocondi e i più rumorosi, e i ricordi delle allegre e salaci baraonde passarono ai posteri, e vivono ancora nella tradizione. Tolte le secolari invidiuzze, i soliti litigi, i soliti piccoli conflitti di piccoli paesi, il popolo tutto è tranquillo : quello minuto adora Iddio e San Marco con convinzione e sincerità. I nobili, burbanzosi ma cheti, forse la penseranno diversamente, ma non lo danno a divedere. Del resto sarebbe, non solo giustificato il vivo desiderio, ma evidente la necessità, di conoscere qualche cosa di più intorno alla storia politica che si svolse nella contea e specie entro le mura della città di Cherso, almeno dal gennaio al giugno di quel famoso anno 1797. Ma se i pensieri galoppavano, se le bocche parlavano, e più o meno a bassa voce, le carte pur troppo rimasero del lutto silenziose, credo per timorosa prudenza da parte dei nobili, di fede nella vita imperitura di San Marco, da parte dei popolani. Negli ultimi sei mesi di signoria veneziana il consiglio della comunità di Cherso si adunò cinque volte soltanto, e, nei relativi verbali registrati nel manoscritto del Lemessi, indarno si cercherebbe una parola, un cenno allusivo alla tempesta che s’ era addensata e che rombava nelle terre della Dominante, e la cui eco, sia pur confusa, ma grave in sè e negli effetti, si sarà di cerio ripercossa anche nella contea e specie nella sua capitale, Cherso. Ma questa invece, nelle carte fino ad oggi note, ci apparisce più muta più tranquilla del solito, perchè vi mancano persino i solili battibecchi, le solite lamentazioni, ed il comune è inteso soltanto al disbrigo delle ordinarie faccende amministrative, e con una assiduità e regolarità veramente ammirevole. Sembrava proprio che il Bonaparte non esistesse e che la repubblica di San Marco non corresse verun pericolo. La prima adunanza del 1797 fu tenuta a Cherso, come di solito, ai 2 di gennaio, presenti 30 consiglieri e il conte e capitano Ottavian Bembo, i cui autografi, nella bella e nitida scrittura rotonda, non mancano a que’ tempi. Come sempre, si va prima a Capello per le nuove nomine agli uffici vacanti : poi si assegna a Cosmo Petris la spiaggia di Zaglava fino alla gerina