119 MDXX, AGOSTO. 1-20 nostro, in risposta di dille teiere, et sier Francesco Coniarmi solo savio a Terra ferma non fo di opinion, videlicct: che digi a monsignor di Chievers come lo ringratiemo, et cussi la Maestà Cesarea di volerne far le investiture; qual terre è lanli anni che possedemo, che senza altre investiture Soa Maestà poiria far che possediamo, et che saria de atender a la ultimalion di le cosse nostre con quella Maestà, et poi a questo; con altre parole ut in Utteris. Item, messeno una lelera a l’Orator nostro iti Franza comunicandoli la lelera aula di Spagna, et la risposta li è fata col Senato ; qual lutto debi comu-nicliar con il Re et illustrissima Madama et sia lenii lo secreto. 77" Et sier Francesco Coniarmi qu. sier Zacaria el eavalier, savio a Terra ferma, andò in renga, prima ringratiando il Consejo di bonori datoli si di la lega-lione come di Savio di Terra ferma, poi iutrò in la materia: come li nostri progenitori havia con stimino studio zerchato di.aver la investitura di le terre leuimo de l’imperio, e fece longe naration in varii tempi quello successe, sì di la investitura di l’impe-rador Sigismondo, etiam al tempo dii qu. suo padre che fu orator al re Maximilijino volse dar la investitura, et quello li fo scrito per Pregadi, et sopra questo si dilatò assai, che potendo aver la investitura si saria securi di guerra eie. El fe’ lezer una lelera voleva scriver in Spagna in questa materia, a l’incontro di quella di Savi nolada per il Caroldo, che è quasi quel inslesso ; ma diceva .... Et poi andò a risponder sier Andrea di Prioli savio a Terra ferma, et demun parlò sier Antonio Grimani procurator, dicendo l’hora era larda, è bon far bon pensier, non è da lassar questo parlido, la Germania è il late di questa terra etc. Et per Phora tarda fo rimesso a dornan, con la solita credenza. Fu posto, ozi, per li Consieri, una laja per lelere di sier Andrea Foscolo podestà et capilano di Crema, di 2 dii presente, di certo homicidio seguilo per Batista dii Soldato in la persona dii qu. Joanne Campagnatio ut in Utteris: che ’1 possi di novo proclamarlo et melerlo in bando di terre e lochi, e di questa cita, et con laja vivo lire 600, morto lire 300, e li soi beni siano confiscali ut in parte. Ave 147 di si, 7 di no. 78 In questo zorno, per Colegio, fo scrito a l’Ora-lor nostro in Corte: come il Pontefice za do anni per sue bolle ne rafermò la eletion di piovani di questa cita da esser confìrmali per Soa Santità, ma fo pretermesse de nominar le Contrade, videlicct Mu- rali, Mazorbo, Torzelo e Malamocho, che sono annesse con questa cita nostra; pertanto-voy instar il Papa dechiari questo instesso modo si observi in li piovani da esser electi in le pieve di dille Contrade. Et a di 18 di questo, fo scrito a sier Alvise Sa-lamon podestà di Torzelo, iti risposta di soe di 16, zercha il monaslerio di San Cornelio et San Cipriano di Burari di mar, qual va in mina perchè non si celebra, e saria bon farne provision eie. Però li fo scrito, per Colegio, sequestri le inlrade e di danari sia reparata la chiesa et monaslerio che’l non rovini. Item, a di 17 fo scrtlo a sier Alvise Gradenigo orator nostro in corte : come parli al Papa perchè ditto monaslerio è in comenda a domino Gralian di Gratiani, qual è residente lì a Roma e raro vel nun-quam si celebra e tutto va in ruina, et il meglio saria che uno monasterio di done observaute di San Arian apresso Torzelo, le qual per il mal ajere che vi è stanno più di la \/t dii tempo esse donne fuora del ditto monastero, perchè vedi il Papa concedi ditto monasterio di San Cornelio et Cypriano qual sia unido con San Arian, con dar pension onesta al prefato domino Gratian, et questa bona opera sarà la reformation dii monastero di San Arian. Fo scrito, per Colegio, a sier Gabriel Zigogna podestà di Budua : come per sue si ha inteso la eletion in soracomito di Marin Crislich, il qual è venuto a la Signoria, e portò letere del sanzacho di Monte-negro, per le qual è contento si trazi homeni dii suo paese e zurme per armar la ditta galìa, pertanto ne piace summainente, e voy con lelere ringraliar etc. Di Constantinopoli, vene letere di sier Toma Contarmi baylo nostro, date in Pera, a dì 8 Lujo. Qual zonse essendo Pregadi suso, et non fo lete, porlate per sier Zuan Donado qu. sier Alvise, venuto merchadante de lì. A dì 21 dito. Vene in Colegio sier Valerio Mar-zello savio a Terra ferma, lornato di le monstre fate a Cologna et Monlechiari, partì di qui a dì primo di questo e fato a tulle le zente d’arme, mancha il Go-vernador qual dice voleva far a Mestre questo Sep-lembre. Di Hongaria, fo leto le letere et le nove di Tartari. Dii Baylo di Constantinopoli, di 8 Maino et 8 Lujo. Fu poi posto le do opinion, e inlralo in la materia di risponder a Spagna, zercha le investiture eie. El andò prima in renga sier Zorzi Corner el eavalier, procurator, savio dii Consejo. Venuto zoso, sier Zorzi Emo procurator parloe laudando le opinion di Savii, non lazando molta stima di