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CODICE DIPLOMATICO BARLETTANO
adimplere Que Scripsit Guillelmus Baroli et Cannarum Notarius Qui Interfuit. (Segue il tabellionato).
    f Riccardus filius Simeonis lombardi testatur. f Ragualdus magister cordanerius filius Guillelmi fla-
mingi testatur.
    -j- Johannes confectarius f. Girardi testatur.
N. 20.
A. D. 1197-1227
Provenienza Data di luogo Rogatario Descrizione
Scrittura
Contenuto
Bibliografia
S. Sepolcro.
(manca).
(manca).
Breviario abbreviato di S. Sepolcro, in pergamena, di complessivi fogli 275, pari a pagine 550. Alt. 0,23, larg. 0,17.
Gotica, normannica minuscola.
Si pubblica un breve sunto del breviario con relative osservazioni e i seguenti brani: § 1. Bolla di Onorio III del 1216. — § 2. Origine dei 12 mesi dell’anno. — § 3. Oronaca del regno di Gerusalemme, durante il tempo delle crociate (1096-1202).
Si sono occupati del presente breviario: G. Giovene di M olfetta : Kalendaria reterà aliaque monumenta Ec-clesiarum Aputìae et Iapigiae, Napoli 1828. — F. Ca-rabellese, Rassegna Pugliese, 18l)t>. — Charles Koii-ler, Revue de l’Orient latin, Paris, 19t2.
OSSERVAZIONI PARTICOLARI.
    Il volume presenta tracce di scrittura di epoche diverse, nelle prenozioni al calendario e nell’ Exultet, che sono da rimandarsi agli anni precedenti al 1202; nella maggior parte del corpo rubricato del libro, che si fa risalire al 12J2-1216; nella bolla di Papa Onorio III, assegnata a qualche mese dopo il 23 luglio 1216 e nel resto dei fogli aggiunti, assegnati agli anni successivi: 1216-1227 e seguenti.
    C’è poi da fare la questione della sua origine.
    Contrariamente alla opinione di tutti gli autori citati nella bibliografia, i quali comunemente ritengono che il Breviario abbreviato di S. Sepolcro sia stato proprie à del Patriarca e di origine gerosolimitana, debbo affermare che fu scritto a Barletta e per uso del coro dei canonici regolari della Chiesa di S. Sepolcro.
    Difatti, la mal fondata tradizione che il Breviario sia stato portato dal Patriarca Radulfus, in Barletta, è una gratuita asserzione di chi, verso la fine del 1700, si prese la briga di segnare sulla copertina in-