193 MDXS, SETTEMBRE. 194 Resta a dar lo episcopato di Capua, qual non è sta dato. Voria, et foratoi' dii re Catholico voria, si desse a quello nominarà Sua Maestà ; tamen ¡1 Papa lo ha messo in deposito in man dii reverendissimo Medici. Lo arziepiscopato di Milan, renoncìoe zà anni... al nepote fìol dii ducha di Ferara secondogenito, don .... Una abatia in mantoana, vai ducati 1000, il fìol dii marchese di Manloa ha via regresso et l’ba ’uta. A dì 18. La matina li Consierì veneno in Rialto per incantar le galìe di Barbaria, et la prima fu deliberata a sier Antonio Donado qu. sier Barlolamio, per ducati uno, e le altre do non trovono Patron, sichè l’incanto andò zoso. Di Milan, fo letere di sier Alvise Marin secretano, di 14. Qual manda letere di Pranza, et scrive, come si aspetava oratori dii re Chrislìanissi-mo, vanno a sguizari per far li apon tamen ti. Itevi, per via di Zenoa, si ha aver nova di Spagna, come li lanzinech, che la Cesarea Maestà zonto in Fiandra mandoe in Spagna per quelli tumulti eie. essendo andati a Medina dii Campo, et venendo a le man con quelli di la cita, fichono fuoco in la terra, et quella 128* hanno brusata, qual è grossa cita, con danno di ducati 300 mi.'ia di robe e valsente brusato ; la qual nova questi di Colegio non la credeno. Di Franza, da Poesl, di l’Orator nostro, di 2. In risposta di quelle li fo scrite col Senato, secre-lìssime. Le qual letere fono lecte a li Cai di X, mandati fuora li altri Sccrelari. Et scrive coloquì auti col Re in questa materia ut in litteris ; et quanto al mandar di l’Orator a la Cesarea Maestà, lauda sia mandato, si dà cambio a quello è de lì, et conforta la Signoria al tutto lo voy mandar. Di Fiandra, di sier Francesco Corner el cavalier orator nostro, in Bruxelles, a dì 18 Avosto. Come il Re, per tutto Septembrio saria in Germania per incoronarsi in Aquisgrana, et scrive altre occorentie, ut in litteris. Da poi disnar, fo Colegio di Savii ad consulen-dum, et scrisseno in Franza. In questa matina, in Quaranta criminal fo ex pollilo il caso di ladri Irati di la forcha ; et compilo di lezer il processo, vene uno messo dii Legato a exor-tar si indusiase a expedirli perchè feva processo che sono in sacris, et trovando la verità, non si poria proceder. Tamen lì Consieri nè li XL non volseno indusiar. Andò le parte: 2 di no, 5 non sincere. Di sier / Diani di M. Sanuto. — Tom. XXIX. Alvise Juslo, cavarli tutti do li oclii e lajar una man, ave 9; di quella dì sier Andrea Dandolo, di apicarli, 10; di quella di sier Michiel Baxadona 17. Iterum balotà, 0 non sincere, dii Dandolo 7, dii Justo 11, dii Baxadona 20. Iterum balotata, 5 non sincere, dii Juslo 16, dii Baxadona 22, et questa fu presa, vide-licei cavarli uno ochio e tajarli una man per uno. Et nota, hanno scapolato la vita, e l’abito negro e il lazo. Questi subito mandono uno a San Rodio, l’altro a San Fantin a quella Madona a la qual se invodono, et per miracolo par siano scapolali la vita. A dì 19. La matina fo letere di Famagosta, 129 di sier Zacaria Loredan provedador zeneral, di 15 Lujo. Scrive dii suo zonzer de lì, et come ha (rovaio quella terra mal in ordine di vituarie e allro, et come zonse de li a dì 25 Zugrio. Se intese in Istria esser zonte (regalie vien a disarmar, sier Nicolò Zorzi, sier Zuan Duodo et sier Bernardo Doliin, e il resto al numero 20 ogni zorno si sentirà dii zonzer suo. Fo scrìlo, per Colegio, a li rectori dì Brexa, come, havendo inteso per sue letere di 16, queli scelesti feno quel atroce caso in bergamasca di la morte di quel Vescovo, esser venuti su quel terilorìo bre-xano, el come haveano loro rectori fato cavalchar cavali 100 di la compagnia di Marlinengo e Longena per prenderli ; di che li laudamo, avisandoli quello fo scrito a Milano el a Bergamo sopra di questo, et voy intendersi ben insieme, el vedi di averli fazendo segni con campano eie. Eri etiam fo scrito a li dilli rectori, se intende li conti di Lodron aver alcuni beni in quella cita, et che li godeno, tamen fono confischati in la Signoria per sier Andrea Trivixan el cavalier provedador de lì. Però avisino la cossa minutamente e il lutto. Da poi disnar, fo Consejo di X.con la Zonta. Et lexeno le letere di Franza et Spagna. Itevi, ex-pedìteno molte parte particular; tra le allre che domino Zuan da Strasoldo di Friul, qual paga ducali 50 a l’anno a la comunità di Udene per ccrli tereni et loco li fo concesso, atenlo i nimici ha tulle le sue inlrade, che li dilli danari li sia remessì fino i nimici li ticn le intrade sue. Item, messeno di levar la tansa a li Pagadorì a l’Armamento di ducali 11 al mexe, ita cha liabino dì salario almen ducati 5 al mexe; et non fu presa. A dì 20. La matina non fu letera alcuna da conto. Da poi disnar, fo Consejo di X con la Zonta, et semplice. Et fono sopra li vilani dì le Gambarare et 13