117 MDXX, AGOSTO. 118 ili sier Bernardo Justinian qu. sier Alvise in la Ila di sier Homobon Griti. Et Golegio si reduse. Di Frama, fo letere di V Orator nostro, da Poesì, di 8. Coloqui con la illustrissima Madama zerelia il venir de l’Imperador in Italia, et vorà ri-zerchar la Signoria, e tal parole ut in litteris. Et che in Spagna erano gran moti, quelle terre che leno quelle novità tra loro, et scuodeno le intrade, acumulando danari per ogni caxo li potesse avvenir ete. Da Milan, di Alvise Marin secretano, di. . .. Manda una relation anta dal Soprasaxo di quello è sta tratà in la dieta elvetica di sguizari: proposto far oratori a la Cesarea Maestà et non hanno obte-nulo, proposto dar favor al ducha di Virtimberg e recuperar il suo Stado, et par a questo habino consentito. Et item, scrive coloqui aulì con monsignor di Telegni, zercha i moti di Spagna che è di farne conto; et che monsignor di Lutrech veniva a Milan. In questo zorno, in Quarantia criminal, per il caso di Paulo Augustini, etiam quello scrivan a le Cazude, havendo compito di parlar sier Marco Antonio Contarmi l’avogador, ozi li rispose sier Alvise Badoer avochalo. Dii Governador generai, fo letere di Verona di 16, drizate a Zuan Piero Gandino suo secretano, aziò le comunichi con la Signoria. Da Burges, sono di 27 dii passato, e da Lion, di 3. Lo Imperador era a Burges per partir per Bruxeles; il quale arestava il suo partir p:r le Aque e per la sua incoronalione. La Fiandra e altri soi paesi gli hanno promesso ducali 50,000; non si dice quando si dovesseno exborsare. Si ha da Trento, di 15, che ’1 duca di Virlimberg ha roto guera a quelle parte di la Alemagna, et ha preso una cità. Item, manda alcuni avisi di sguizari. Le copie sarà qui avanti. 76* A dì 10 Domenega. Fo santo Alvise, et fo il perdon di colpa e di pena in dita chiesia, comenzò eri e dura per tutto ozi. Da poi disnar, fo Gran Consejo. Vi fu il Principe. Fato Luogotenente di la patria di Friul, niun passoe, tolto sier Antonio da Mula fo consier, e sier Francesco Corner di sier Zorzi el cavalier procura-tor, et mancho assa’ balole, ha passato. Fato do dii Consejo di X et ti di Pregadi ordenarii. A dì 20. Se intese la mojer dii conle Hironimo Nogaruola, ciladin vicentino, foraussito, qual è a Napoli, esser moria a .. . . Fo fia di sier Piero Mi-chiel qu. sier Luca da San Polo. In questa malina, in Quarantia criminal, il caso di Paulo Augustino, etiam quello di Schiali che si mena, olmi scrivani a le Cazude. Parlò 1’ Avogador sier Marco Antonio Contarmi un poco, et li rispose sier Zuan Antonio Venier avochalo. Andò la parie di proceder prima contra Paulo Aguslini absente, 18 di no, 11 desi, 6 non sincere, et fo preso di no. Item, posto di proceder contra Tranquillo, 18 di no 13 di si, 7 non sincere, sichè sono asolti. A la jusli-cia venetiana uno è absente e vien asollo. In questa malina, vene in Colegio domino Jaco-mo Slafer sguizaro, homo di condition, venuto in questa terra per haver li danari di la sua provision li fo data, annua!, et il Principe lo carezoe molto, metendolo a sentar apresso, e ditto si provederà. Da poi disnar, fo Pregadi per tratar la materia importante, et lelo letere di Poma, Franga, An-glia, Milano eie. In quelle di lloma è queste particularità più di quello ho scripto, videlicet che ’1 Papa dava Ugu-bio e San Leo a Fiorenza, con dir fiorentini li dava danari, per unirli a quel Stado. Item, che quel monsignor di Motera venuto al Papa, havia reportà li tratamenti fati col re d’Ingallera, e si dice etiam per invitar il Papa a es^pr a parlamento con il Chri-stianissimo re a Bologna, il qual vien a Lion, poi a Milan. Da poi mandati tutti li altri Secretari fuora, ex-cepto quelli dii Consejo di X e alcuni altri che fo lassati dentro perchè trazeno le zifre, videlicet Alvise Barbafela, Zuan Jacomo Garoldo et Bortolo Co-min, il resto fono mandati fuora, et lelo per Andrea di Franceschi secretano dii Consejo di X, la slre-tissima credenza quando si averze qualche materia de importanti, e tolto tulli in nota che si ritrovono in Pregadi. Fo poi lelo per Andrea di Franceschi secretarlo 77 dii Consejo di X, una letera di sier Francesco Corner el cavalier Orator nostro apresso la Cesarea Maestà, di 17 Lujo da Bruga, drigata a li Cai di X. Come monsignor di Chievers, qual è quello fa ad libitum di l’Imperador, lo mandò a chiamar dicendoli li bastava l’animo che la Cesarea Maestà invesliria la Signoria dii Stado la tien de l’imperio. Fo lelo la investitura fece l’Imperador Sigismondo a la Signoria, Doxe missier Francesco Foscari dii 1437, essendo a Soa Maestà orator nostro sier Marco Dandolo el cavalier; qual è molto longa, ma non investite però di Verona, el ho la copia. Fu posto, per li Savi dii Consejo et Terra ferma, scriver a sier Francesco Corner el cavalier orator