47 VlDXX, LUGLIO. 48 si etiam per fractura di aver rollo le presoli di Verona e Iralo Inora violentemente di quelle el dillo Alexandro Montan milanese, come in la proclama apar, debino aversi apresentà a le prexon in termine di zorni 15 a far sue difese. F.I qual passado, si procederà contra di loro, la soa absenlia non distante. 29" Serenissimo Principe. Come per le ultime nostre de 20 scrivessemo se dovea far, così fo fato, che fu celebrata Sabato pro-ximo una solenissima messa dal reverendissimo E-boracense nel loco dove fu giostrato, presente li signori He, Regine, Madama, questi reverendissimi cardinali, Boisì, Legato,Vandomo, Libre!, Lorena, ol- • tra li doi nonci pontifici, gli oratori del Cristianissimo re residenti apresso l’una e l'altra Maestà et noi tre con altri signori e genlilbomeni assai. Li preditti serenìssimi Re, Regine et altri disnorono ne P istesso loco ; da poi fo combatuto cum piche el spada grande, dove ambe Maestà se portarono per summa cortesia. Il giorno sequente, ciascuno di loro andorono a le stantie invitati da le Rezine a sumptuosi finissimi banchetti. Ivi, stravestendosi con richissimi habìtì, et stali in tal feste longamente, la regina di l’ranza donò il premio el honor de la giostra al re de Ingallera, che fu un rubin et un diamante in dui anelli ; el il simile fece l’altra Regina al Christianissimo re. La sera poi, ritornando a caxa et scontrandosi nel camino, se abraciorno et preseno graia licentia. Et come la illustrissima Madama mi ha affirmato, non cum gli occhi asciuti ; la qual ne disse che, olirà la capella che si dovea far a comune spese nel loco dove si abocorono, voleano essi edificare un palazo a li confini, parie sopra il territorio de l’uno et parte de l’altro, cum intention de vederse più volentieri in ditto loco. Item, il Christianissimo partì per andar a Tero-vana ; la Serenissima regina et Madama per Bolo- 29 • gne, de dove poi se conferirano a San Zerman ; ma starano in camino almeno zorni 15. A dì 26 Junij. Badoer JUSTINIAN SURIAN. 30 Terzo zorno, Serenissimo Principe, scrissi a Vostra Sublimità quanto occoreva. Da poi heri gionse (1) La carta 28* è bianca. di qui da Bruxelle uno nonlio cesareo, venuto per riportar la fama che se ha del venir in questa futura visita tra la Cesarea et questa Maestà, el inter alia ha fallo intendere che la compagnia ventura cum la prefata Alteza insieme cum il principe don Ferando suo fralelo et madama Margarita, saranno genlilho-meni 300, per il che ha rechiesto li siano deputate qui in Calles stantie 150 a doi genlilbomeni per stantia. Il qual numero hessendo pur parso grande a costoro, par che liabino fallo qualche parola indicativa che ’l se debbi alquanto sminuir ; non di meno sono slà fatti el se fanno qui gran prepararon per tal venuta, el inter alia questa Maestà fa da novo fabricar uno hospilio, che ’I sarà ultra li legnami seralo de canevaze, fodralo de tapezarie, come è stalo quello de li superior di in Guiñes, fatto ad instantia dii re Christianissimo. Circa il lempo el modo, è slà concluso che Mercore futuro, che sarà a dì 4, questa Maestà se conferisca ad Graveline, che passi l’aqua che divide l’uno et l’altro confili, et-per-vegni ne la jurisditione del re Calholico ad ritrovar la Cesarea Maestà in casa sua, et questo per corrisponder questà Maestà cum tal modo a la confi-dentia che quella Alteza usò venendo sopra la ixola de Ingalterra. Et che da poi, al Venere, questa Maestà ritorni pur ad Graveline, per levar de lì et accompagnar la prefata Cesarea Maestà con (ulta la 30’ compagnia qui in Cales, dove etiam è slà concluso habino a star insieme tre giorni tantum, che ’1 sarà de dì 7 fino a li 10; ritornando poi il Catholico in Fiandra, e questa Maeslà passando il mare in Ingallera. In Cales a dì 28 de Zugno 1520. Surian. Sumario di letere dii conte Alexandro Donado, 31 date a Lix a dì 25 Zugno 1520, drizate a sier Zuan Francesco Grifi qu. sier Hiro- nimo. Come il Christianissimo re ha fato un generoso allo. A dì 17 dii mexe, giorno di Dominicha, essendosi ordinato di far bancheli, come per avanti ha-veano fato, a li quali il Christianissimo re et la Illustrissima sua madre doveano andar a Guiñes a di-snar con la Serenissima rezina de Ingallera, et il re d’Ingallera andar a disnar ad Ardre con la serenissima regina Bianca, e vi andava etiam la regina Biancha sua sorella, ch’è mojer del duca di Supholch, l’ordine era justa il consueto, che ad uno instesso