511 JIDXXI, GENNAIO. 512 galle di Barbaria, date a la spiaza di Valenza a dì 4 Novembre. Come, uno chiamalo Piero Spina, biscaino, abitante in Valenza, qual per vendicarsi dii re di Tunis, dii qual el fu captivo, una malina con uno brigantino e homeni di la terra, expectando che mori cargasseno le sue robe, et cussi asallò do mori in la barella di la terra, et li prese con 7 coli di seda di peso di lire 695, qual a tutte spese cosla ducati 1216, e lui Capitano ha fato il possibele a recupera- 309 tion di mori e sede, e far comparer al locotenente di ......, li jurati et il Consejo di XIII che sono capi dii populo, da i qual tutti ave il salvoconduto prima che alcun smontasse in la terra. Et uno di Xlll andò a Gandia ad assicurar ditto Spina, perchè el voleva far acordo con mori; et cussi lo relassà ditti mori presi, ma non le sede. Lui Capitano ha fato protesto in scrittiru, ma nulla ha operato : aricorda quel loco sia baiatalo come Tunis. La causa de il lardar de lì è sta per uno Artachio, biscaino, ha ripresaja contra di imi di una barza batuta a fondi per il Capitano di le bastarde. Item, si leva questa note per Tunis. Di Roma, di sier Alvise Gradenigo orator nostro, di 20 Decembrio. Come, era seguito certo disturbo, che alcuni zentilhomeni parenti dii signor di Sermona, erano andati et tolto certi casteli; per il che il Papa mandò brevi che non volesseno far tal novità, ma li restituisse, ma loro non volseno ube-dir. Per il che el Papa mandò a dir al signor Prospero et Marco Antonio Colona non se impazasseno in tal cosse per alcun modo, et voria acordar essi zentilhomeni con ditto signor di Sermona, e il Papa à fato in suo ajuto fanti 500 qui in Roma, ai quali à dato 3 carlini per uno e uno paro di scarpe. Et cussi dilli fanti andono con esso signor di Sermona et Zuan di Medici a campo a Rocha Borgo, che li zentilhomeni liavia tolto, et quello preseno, e lo messe a sacho dili fanti da caxe 100; poi andono a Maxe-rala, et statovi 3 zorni, rehebeno la terra a pali, et quelli zentilhomeni andono via. Scrive che parlando di questo col cardenal Orsino, li disse il Papa è causa di questo, perchè non si fa juslilia; nè altro ti potè dir, perchè andavano a palazo et erano su le scale. È letere di Spagna, di gran garbugi è in quelle parte, e come el campo di quelli erano di fanti 25 mila et cavali 2000, et il campo di la Cesarea e Calholica Maestà era poco luntan, sicliè sariano a le man. Scrive come ha visitato el cardenal di la Vale, el qual li disse di tal nove di Spagna, e come havia visto una letera di Spagna che etiam avisava che mori di quelle parte haveano tolto una terra al Be tra Africa e Spagna, e haveano tajà a pezi il caslelan, mojer e doli, e insignoritosi ili quella ; la terra è nominala .. ..........Scrive haver parlalo al Papa, da poi vesporo eri, qual li disse di una riserva di domino Pelro Bembo, come per una altra scrive; et li domandò se nulla liavia di Soria. Disse esso Orator di no. E domandato a Soa Santità quello l’havia, disse 309* nulla, solum che ’1 re Cristianissimo si dice vera in Italia, dicendo con monsignor di San Marzeo nulla habiamo fato, siamo su li primi principii, e certe difFerenlie nostre particular; nè altro li disse, e che di Alemagna non havia nulla, ma di Spagna havia visto una letera di Sigismondo Gixi di quelli disturbi, qual etiam lui Orator l’havia vista; di sguizari disse aspelano la resolution di la dieta si farà in Alemagna avanti concludeno alcuna cossa. Tamen lui Orator scrive, el signor Alberto da Carpi et monsignor di San Marzeo è stati in gran consulti col Papa intervenendo il reverendissimo Medici, et par il re Cristianissimo voy Napoli e quel regno e il Papa voi l'erara; ma la morte dii fìol lo di re Federico ha disturbato, benché dicono il Be voi meler in stato el ducha di Lorena dii reame di Napoli, et voria, venendo in Italia, el Papa andasse a Bologna ad abo-charsi insieme; ma il Papa non si risolve, aspela la resolution de ditta dieta. Scrive come fo ordenà do cardenali dicesse le messe el dì de Nadal, che sempre el Papa suol cantar la messa, unde, vedendo lui Orator li cursori ordenar questo, domandò la causa a uno reverendissimo cardenal, qual li disse : «È vero el Papa suol dir la messa in tal zorno e confesarsi, ma al presente è molto travagliato, nè mai delibera, ma sempre mete tempo ». Di sier Francesco Corner elcavalier orator nostro apresso la Cesarea Maestà, date a Vor-viantia, a dì 24 Dezembrio. Come havia a dì 26 dii passato ricevute nostre di 11, replicale in la materia di 20 milia ducali. Per tanto, havendo zà aule quelle di Pranza, non li parse dir altro, perchè questi aspelavano li 20 milia ducali, e li noncii di.eno venir a tralar le differenlie di confini eie. Pur comunicò a monsignor di Chievers e il Gran canzelier il recever di dite letere replichate, quali li disseno ut supra, è bon si mandi presto li danari e li notici. Di novo nulla ha; solum solicila la expedilion dii suo successor come rechiede ogni justicia, aziò el possi venir a re-patriar. Scrive, esser nova de lì, per letere dì Casti-glia di 20, come ha portalo uno homo di l’Armiranle venuto, qual il campo di la Calholica Maestà col Contestatale è a Torre di Silex, e ha in so poter la Baina, et scrive dito Conleslabele il successo ad lon-gum di tal aquislo, ma che non è siala la tajata co- 310