590 'DE FATTI VENETI ina, già finendo chiari all*immortalità oli efempi della Vene-yfempre e/ercitata. * Tali furono le rifpofte, che fi dierono al Pontefice, le quali fer-uiron’anco per l’imperatore, e fi fperò co’ prudenti coniìderati rifle ifi di renderli amendue contenti. Dall’altro canto il Rè di Francia , àcui più , che ad ogn’altro Aèdi iti- era noto> & altamente premeail penfiero,egIiftudi;deH’Emulo età. Prencipe,non mancauadigeloiàmentedubitarne . Pendeatut-to dall’efito delle predette tentate rifulutioni pretto alla República ; e perche non foife dagli altrui artifici; rapita , hauea fempre fatto,che l’Oratoreilioà Venetia Refidente aflìcuratte, ch’egli non era certo , per inquietar con ¡’Armate fue l’Italia, nè per alterar’in effa giamai la pace. Ma quando vide Cefare dal le detre ichiette dichiarationi, fua-nita ogni fperanza di più ridurre quetta Patria ad vna nuoua Le-Ktromie- §a ^i fuo piacimento, fi rifolfe di non perderil tutto, per non po-gadicefa- ter Confeguir’il tutto. Erano già fcorfi due mefi, da che trouaua-cipt fi Ita- fi in Bologna, ed era bramofo di condurfi tantotto in Ifpagna. La cmjnefa conchiufe, efcluià la República, con tutti gFaltri Prencipi Italia-h Kepn- ni, Papa, Satioia,Mantoua, Genoua, Firenze,Luca, e Siena, e fi obligarono tutti, à ragguaglio del lor potere , di contribuire vna quantità ri partita di den&io, e di militie . Si dimoftrò il folo / Duca di Ferrara difficile àconcorrerui perii difpareri col Papa > non ancora ben fopiti. Entrouui pofcia, mentre anfioià la Beatitudine Sua di ridurre quell opera à tutta perfettione, ficompia-que di fofpendere per allora ogni atto. Ma non già battò alla República dì eiferfi eccettuata ella fòla dalla conchiuf a Colleganza* edinonhauer permeifo a’fuoi Ambafciatori meno Pinteruento jirtìficw nelCongreffo . Cadde in ogni modo al Turco, alIaFrancia, ed d‘ Ce.fry » all’Inghilterra in diffidenza, ed in fofpetto*. Anzi, perche l’ombra credereJ diuenifle vn corpo , non mancò Cefare d’viar l’ingegno . Fece cmprefa. artif]Gì0famente nominar anch’effa con gli altri infrontifpicio de* Capitolati, fottopretefto , chenelli iiabilitì del 29. fi foife fimil-sofrem mente nominata . Così fattala publicare, ne mandò per maggior 7°unt ^credito, edofferuatione, il contenuto publicamente alla Stam-deiiingle- pe ^ € così oramai haueano principiato, fpecialmente I’Inglefe, e l’Ottomano sdegnoiamente à rifletterai. Ma la notitia, che volò con le Stampe medefme al Senato , pretto auertillo del miftero. Non afpettò, che i predetti Prencipi fe ne querelai ^rjio fÉr°. Auuisò immediate del vero ifuoi Minittri à quelle Corti, DtffiloiH' &effi furono anche à tempo d’impedir loro qualunque fofpetto . p«¡2fa. Ora dopo, c’hebbe Cefare ftabilita PAIIeanza, propofe in fe-re‘ condo luogo due punti, ambidue difpiaceuoli altamente al Papa. L’vno Chriflic ta pietà