i7é DE FATTI VENETI con le già offerite militie infieme. Vfcendoui fouente gli Stra-diotti > & altra leggiera Caualleria, per trauagliare li nemici, vn giorno occorfe, cheeitefiiìi Veneti più lungi verfo Montagna-na,incontraiferoàcafofopra laftrada Maeftra Soncino Benzo-ne. Era incorio coilui Tanno precedente in vn troppo turpe misfatto, per rifparmiargli la vita. Doppo fucceduta la rotta di Giarad’adda,haueualo fpeditoil Grittià cufìodir*, e difender Crema, fua Patria, & egli ignominioiàmente haueala data a’ nemici, e continuato à militare per loro contra la Republica. Mancato per ciò con tanta enormità à feiìeifo ; al carattere di patri-tio Veneto , di cui la publica munificenza , hauea già ornatele benemerenze de’fuoi maggiori; all’obligodi ftipendiato , &alla som™ fua ribellata fede , fù fatto da’Proueditori itrozzare , e publica-filoni, mente appendere fù le forche à capo chino. Tenutafi in tanto da Ciamonte Padoua per molti giorni in timore,non hebbe finalme-te ardimento di auuicinaruifi.Leuòd’improuifo il Campo dalla uZdice. Purla; paifò il Bachiglione > e s’indirizzò con tutte l’armi alla volta di Monceìice . Si è detto ancora di quello luogo . Giace difte-fo fui piano à piè d’vn Monte, per cui ad alto falendofi, fi troua-uano tre Ricinti, e vi fi erge sù la fommità vn Caitello . Approntateli da’nemici le artiglierie contra la Terra nel baffo , e Ttende la battute in due parti le muraglie, vi entrarono per vna i Francefi, fnra. per l’atra gli Spagnuoli, e li Tedefchi, ed occuparono , & inondarono la Terra con generale vccifione. Prefa quella,alzarono i Cannoni contra li Ricinti, li quali in più luoghi diroccati con-uennero li difèniori quiui ancora cedere. i trericinti Rimanea la Rocca,douera fi ricouerato Sebailiano Nauagero, Podeità, il Cartellano, due Capitani, ed alcune poche militie. Vi fi foilenerovaloroiàmente fino all’imbrunire della iera ; ma rimaltoalla finevcciioil CaftelIano,con due Capitani, equafi iòl CauÌtutte militie,entraronui con empito i nemici ; tagliarono le re-ri ar‘°m iìanti à pezzi, efermato viuoilNauagero , mentre cercaua col denaio di vincere vn fante Spagnuolo à laiciarlo in libertà,alcuni Zjhlnli' Guaiconi lo prillarono inhumanamente di vita. mero* Dopo infignoritifi di tutto MonceIice>poco vifi fermarono dentro per la penuria, che patiuano di vittuaglie ; Ma prima di vfcir-natofi ii uidieronola Terra; i Ricinti,e’ICaftello alla fiamme j occupando fA poianco Montagnana. ^ Tnfa'anco Contmuauano quelli Senatori a mentire nel più profondo de da efsi Mo- loro animi tante perdite, e tante combuilioni. Cercando perciò tagncm• dìammaifar militie da ogni parte, accrefceuano a’Capitani gli itipendij ; capitolauano con altri, e comparue in quell’ifteifo tempo àChìoggia Chiriaco dal Borgo, ch’erafi difrefco riceuu-