( 7io DE FATTI VENETI nando, procedendo frettolofamente contrala Reina Ifabella| Ve* liflri- dona, e’IPrencipe pupillo, s’iniìgnorì felicemente di Temifuar miberL con tutto il diftretto , efpantofi perla Tranfìluania , ne occupò e rapidamente vna gran parte . Ridotta la Reina trà infinite angurie,voleua ancor’attendere l’efercito di Solimano in fuofoccorfo, eveniuada que’ Baroni fu pplicheuolmente configliata; Ma Ferdinando , lenza darle vn momento di refpiro, la conduife in fine à Qautl la cedergli di volontà tutta intera la Prouincia, compenfandola col Jj{etna / Ducato di Opelionella Sieda , e con promeifa di dare vna figliuo-jìfTurchi la al Prencipe Steifano, fubito arriuato, che foife in adulta etàjn-<0%™* fignoritofi, ch’ei ne fu appena, comparuero i Turchi, ma più tar-cluto \ di vn poco del bifogno. Non più poterono difendere, né ricuperare il di già perduto, poiché Ferdinando , aiiuedutoPrencipe, hauea così bene prouedute, e munite tutte le Piazze, che fianchi, rinfacciati, e confumati dalrigor del Verno, li fece ritornare ver-gogofamente addietro ; Si come anche mortificate dalTafpra ila' gione Tarmi nell’Italia già promoife, s’erano raccolte à quartieri, e parte nel femplice attedio di Parma. Ma feper Thorrido freddorimaneua interrotto , e fofpefoil guerreggiare , fi andauano altrefi apprettando le materie ad alte Auèm- fiamme per la Primauera, già entrato effendo il nuou’anno, e già la vimi- tutti flucli; riuoltatlfì à terribili preparamenti. Si alfeiliua il «erdif Rè di Francia, per auanzarfi perfonalmente in Germania con po-vrcnapi. ¿erofiflìmefòrze.Li Prencipi delTImperio,daIuiftimoIati,vicor-I^2, reano à briglia fcioIta;Ma più di tuttiilDucaMauritio di Safsonia per compattione no meno della morte,ch’era feguita in que’ tempi delDuca GiouanniFederigo, che della prigionia, non terminata mai del Lantgrauio d’Affia. Solimano poi più che fdegnato per la Tranfìluania , dal Rè Ferdinando occupata ; perTefpuliione della Reina, e perleiitoairarmefue già occorfo infelice, prepa-nSf Tur- raua vn poderofo efercito in vendetta , & allefliua vn’Armata ce Ma' Nauale , molto più forte dell’vfcita Tanno precedente . Ofcuri liepubiica pur’orai penfìeri di quel barbaro, fu obligatalaRepablicadi nuo-tn dtfiia. armarfi . Gommile inCandia , ed altroueTalIe/limento di molte Galee, per accrefcerlequefta volta fino al numero di cento, sitano e rielette in Generale SteiFano Thiepolo , che, fuanita l'altra oc-Generale cafione, era già ritornato alla Patria. di nuouu. jyj-a ^ cjie i] 'purco fi*emeUa , e preparauaiì contra la Chri-\Axm flianità, più anfìofo il Rè di Francia di opprimer Carlo, fù egli il Si/TÌz primo à fpignereverfo i Confini della Lorena Monfignoredi Lorena • Memoranfi con gran portione di vn’efercito, già compoilo , di e loro quaranta mila Fanti, e di quattro mila Caualli. AlTarrfuo di que-tmrejji. quelle militie, la Città di Tal, fituata nelTingrettò di quel Ducato,