IBRO V I N T O. 167 íñOteua Giulio Pontefice hauere ornai cangiato clavero lo fdegno contra la República in vna predilettione lincerà ; non già fanati liPren-cipi da quel mortifero veleno , di cui per tanto tempo erano flati dalla Santità Sua infa-nabilmente imbeuuti. Troppo il morbo delP-intereiTe già internato nelle lorovifcere, non piùlafciaua modoàguarirle, ancorché fofTe l’applicata medicina vna compofitione, ellratta da vn’animo, per cosi dire, flato viperino. Perciò quanto più Giulio procurato haueadi Separare l’imperatoreMafìimiliano, e’1 Duca Alfonfo dì Ferrara,da Luigi ChriftianifÌimOjRè di Francia,per vnirli co-tro alla República,tanto più haueali flrettamente incatenati infierne à fuoi danni. Alfonfo,come più vicino degli altri di Stato,fu Ferrar/* anche il primo à muouerfi. Già da lui raccolte delle fue proprie prjmoà militie, duemila Fanti, ducentohuomini d’arme, ecinquecen-muotl toCaualli Leggieri, compolefràquelle, emolte altre di Francia, e Spagna, che gli fi congiunfèro, vnneruofo efercito, con cuipaiTato il Pò nelPoIefine, inoltroflì verío i confini di Roui- , gocolièrro, e col fuoco. Eraui per anco dentro il Proueditore Gradenigo ; ilquale fentito quello ilrepito improuifo d’armi, né quiui ficuro à baflanza credutoli, Io preuenne ; vi fi tolfe in fretta, & an dò più da lontano à ricouerarfi. Sopraggiuntoui po- Vrenie co dopo il Duca, e trouato libero il tutto àiuadifpofitione, oc- l\outgo & cupo Rouigo, Lendenara, e l’Abbadia co’ reilanti luoghi ; Pre- gí¡1 fe la Terra Marchefana, fopra la ripa dell’Adige verfo Padoua, e peruenuto à Caflel B lido, tanto andò fpargendo gl’ incendi;, Con vñe e che al folo concetto gli fi arrenderono Elle, e Montagnan a, e Motagna-generalmente difertando, pafsòpiù auantinel Vicentino. Nel m' tempo medefimo vfcì da Milano concertatamente feco Ciamon- f te, General Francefe,feguitatoda mille huomini d’arme mille S»».**”’ cinquecento Caualli Leggieri, vndecimila pedoni, e molti ag- ¿¡ZTaf guerriti Capitani. Entrato in Verona; fi accompagnò col Pren-cipe di Anault, Generale Luogotenente di Celare; da cui icelti Efce, e fi duemila Caualli, elei mila Fanti di quel Prefidio, fi eflefero, vni-ti, perlopaefe; tutto Io deuaflarono intorno, s’impadronirono diCoIogna , e di Lonigo , e poi paffati à Barbaran», Villa dieci Vrendono migHalontana da Vicenza , andò loro ad accoppiarli conlefue militie anche il Duca Alfonfo . Contro ad vn tanto poderofo far*tt**r efèrcito, troppo al Veneto fuperiore, non fi vide bailante il Grit- \i ti di affrontarli. Si tirò più in giù alle Brentelle , vicino à Pado- j¡¡¡Z ua, douelchiufofi d’argini, e poflofi nel mezzo di due fiumi, Bac-chiglione;e Brenta,fperò di poter refillere agli affaltLedi ritirarli ritira alle Brentelle. anco