702 DE FATTI VENETI la temutole Anghiem , lafciòvna parte del Campo all'aflèdio, e con l’altra gli venne arditamente incontro . Affrontateli quelle armi alla Cirefola, feguirono eguali accidenti per gran pezzo di morte, e di fangue ; ma entrataui poi la Caualleria Francefe, vrtò per i fianchi la Fanteria Spagnuola in tal modo, che la pofe in ma-HóttoV nife ila fuga; ne diilefesù’l Campo circa fettemila ; tutto il rima-fpagnuoio nente fe n’ andò difperfo, e’I Marchefe del Vailo fi faluò per gran dai Fran- ventura in Vercelli . Trouauafì allora alla Mirandola Pietro Strozzi , iui trasferitoli dopo fatta la confegna di Marano al Veneto Proueditore . Sentita da lui la battaglia, in fauore de’ Fran-cefì occorfa,raccoIfe buon numero di gente, e partì con effa, per andar ad accompagnarfi con Anghiem,e meglio profeguire infie-menella confeguita vittoria . Ma di queilofuo penfierohauutoil Marchefe antecipatol’auuifo in Vercelli, e fatto in fretta qualche ammaffamento, fi auiò verio Piacenza ad incontrarlo, do-EtefToan- ue azzuffatili gPeferciti, rimafero i Francefi con vario, e differen-cora dapat. te jfUcCeilo dell* altro alla Cerefola, iìniflramente rotti, e dilli pati. Ciò non ofìante, non iì perdette 4’animo Io Strozzi. Fuggito prima in Piacenza, & indi ritornato alla Mirandola, quiui di nuouo raccolta dell’altra gente , e prefa con effa perinufìtate vie la marchia, giunfe non più infaflidito in Piemonte, doue trouò,che Anghiem , già impatronitofià patti di Carignano, erafipofloà combattere dell’altre Terre. Ma fetali erano le rifolutioni di quelli tempi trà I’Armi Au-Hriache,e le Francefi nell’Italia, non flauano men’elle quiete nella Germania , ed altroue. Spintofl Carlo con le fue, econlefor-nd ze d’altri Prencipi,in numero di quaranta mila fo!dati,in Gampa-Lu?em-e gna, entrò furiofo nel Lucemburgh ;efpugnouui la Metropoli, e burgb. fece lo fleffo di San Defir ,edi Vitù, Terre molto forti, ed in cui furono tagliati à pezzi più di due mila Francefi. Nulla però il Rè Chriftianiffimo à ciò badando, e nulla curante, che il Rè d’Inghilterra ,sbarcatoàCales , edaiTalitogli il Regno, fortemente la Città di Bologna ilrigneffe , entrò pur’egli in Campagna co vn fiorito efercito di varie nationi, e tanto fi auan-zò alla volta degl’imperiali, che altro non v’era , che il Fiume h fronte. Matrona di mezzo , per diuenir’advn’vltimo conflitto . Già ne flauano gli vni, e gli altri bramofi ; Già procurauano tutti à gara batter}™ di tragittarmi! ; e già nè farebbe ineuitabilmentefucceduto vn horrido flagello, fe nello flelfo procinto non foffe calata la mano Diuina mifericordiofamente à fermarlo. Hauea il Pontefice , con fantozelo , già fatta miffione di due Cardinali, Morone à Cefare, Grimani al Ré, per tentar'à tutto potere la compofitione di quegli animi , edhauealaRepublica » . fcrit-