170 DE FATTI VENETI nate fpeditioni, già fatte dal Gritti in diuerfi Luoghi, fpinl^ a’ confini del Padouano più Compagnie di Caualleria leggiera, per impedire le fcorrerie de nemici vrtate, le quali anche pretto in feicento detti, & aflaìitili, ne vccifero vna buona parte; ne fecero cento prigioni, e fi faluaronoà miracolo Federigo, e Lodouico ¿t nmicifratelli Gonzaga, da Bozzolo, fopra velociifime caualcature-wlnf.ad<>' Vaniifa, quel brauo Daimato, trouiindofi per anco in Legnago, e bene fpettò vfcendo, incontrò più d’vna volta verfo Cittadella più Compagnie d’Alemanni, e ne dittefe molti fui piano. Pari-ciulÌdia. mente nel Friuli, Luigi Delfino, Proueditore, tolti diipia verfo Montefalcone molti altri Caualli, che andauano depredando, e rouinando, affabili dentro ad vna Selua; parte ne prefe, parte taglionne, e benche i nemici, che fi tratteneuano in grotto nume-j.uigi Dei- ro poco dittanti, vi accorreffero, per attaccarlo, e vendicarfene, uTdìm'in eS^ 1° °gnl modo, hauendo già pattato il Lifonzo , potè à forza d* Friuli yttx- archi, e di mofchetti tanto impedirli, e tenerfeli lontani»che fal-meJe 'pm uo fi riconduffe in ficuro. Cauaiiii rileuò molto più di quetti pochi accidenti ciò, che de’ già dubitati peniìeri de’Francefì fopra Legnago, venne totto infelicemente à verificariì. Si è già detto ancora di quetto Luogo. Giaceua in piano,come anco giace al preiènte, fopra vna ripa dell’Adige, e neflima fortezza veniuagli dalla natura, ma tutte dall’arte fumminittrate. Era bene infafciato di grotte muraglie, con Riuellini, e Battionl, aggiuntigli di tempo in tempo, à mifura delle gelofle; e verfo Montagna na, oltre al fiume ) doue ftà vn Gattello, chiamato il Porto, haueuanoi Veneti in due Luoghi tagliati gli argini, & inondata, eridotta» come in palude, la Campagna intorno . Premeua molto a’ nemici lo impoflettarfì di quefta Fortezza, ièn-za di cui parea loro in vn continuo pericolo Verona, e l’acquifta-crmow ta Vicenza > onc*e Ciamonte andò à Manerbe, Terra in dittanza cantra Le• per tré miglia,con tutte le militie, e ne mandò vna grotta portio. gnt£o. ne,per approttimarfì à Porto. A tale vicina, ed improuifa cópar-fa de^nemici, forti incontanente il preiìdio fuori,per impedire loro il paifaggio ; Ma la Fanteria Spagnuola , eGuafcona , nulla cubando Tacqua allagataui, la guazzò coraggiofamenteiìno al petto, e tanta paifonne, che foprauanzando molto di numero i Veneti,vna gran parte ne vccifei altra pofe in fuga, ed entrati li fuggitiui, e gli infecutori mefcolatamente in Porto, ne ieguì vna vrendf horrenda ttrage;co me anche molti,gittatiii difperatamente nell* /porto. Adige,perironui affogati. Allettato Ciamonte da quetto pro£ pero principio, marchiò auanti anch’egli con tutto l’efercito; Alloggiò in Porto la ttefsa notte ¿né perdendo tempo tra quel- Tore