LIBRO DVODECIMO. 471 Popoli,efcarfo,edangulliatodivittuaglie. Confiderauafi duro altrefi lo intraprendere contro di vn Cefare vincitore , per confederarli co vn Prencipe nelle di lui manicattiuo. Scorgea ciafche-duno,non così facili li penfati ammaiTamenti.Si poteua figurar’al-l’occhio vn’efercito raccolto; ma raccorlo, e raccorio frà interef-iì vari;, animi difcordi, e polfibilità difuguali, più fi conuenia te- D¡ffIC0itá mere di confufioni, lunghezze, edifcioglimenti, che fperaredi nondime-ageuolmente confeguir l’intento di vnioni, e d’intraprefe. Altri, poruifi • che in piùftretti, e difficili termini ancora efprimeuanfi» prono-íticauano, cheiuccederedoueifevn mal peggiore, quando anche fi haueflero potuto ammalare tutte le deliberate gen ti. Confide-rauano, che più » che nè haueife temuto Celare, più fi folTe trouato coilrettoàriconciliarfi col Rè di Francia ; II quale niente meno bramofo di ricuperare la fua libertà, volentieri foíTe concorfo fe-co ad vnirfi,ed à ilaccarfi daTuoiConfederati, lecitoefiendova-lerfi d’ogn’arma,quando fi tratta di tagliar con eiTale funi, che dx intorno cìngono. Ma in tanto , che così agitauano il Papa , e la República nelle loro rifolutioni, e che finalmente bilanciato, econtrapefato bene il tutto, erano per deliberare di collegarfi col Rè di Francia, Car- lo ,conceputone vn gran fofpetto, fi trouò sforzato tollo à pren-dere partito,e fcegliere di efier primo lui à comporli col Rè mede' **mporfc fimo. Sera poco dianzi l’afHito Prencipe trouato con l’anima fo- J¡1 pra le labra fpirante , non meno accorato per la prigionia , e per ledifficoltà, fempre inforte alla fua liberatione , chepernonha-uer potuto veder mai Cefare benche fattolo ricercar più volte , con ifperanza, che la fua prefenza ,e le preghiere della viua voce, haueflero potuto facilmente intenerirlo . Non piacendo peròà Carlo la morte di lui, per non perdere con eifa gli alti vantaggi, difegnati dalla conferuation della vita, era finalmente condefcefo àvifitarlo, & à confolarlo con dolci promette della fua prellalf-beratione, e con le quali, fi potè dire, che lo haueife ricupera to in falute. Ora non più vinto Cefare dalla pietà , ma itrafcinato dalla ge-Jofia dell'intereife, fi difpofequella volta al negotio, con lincerò defiderio di conchiufione . Nellingrelfo dell’anno nuouo fene ^ principiarono dunque i maneggi, li quali continuati per qualche c0meìn-tempo fù collrettoall'vltimoil Rèdiacconlentirealleconditio-J^1/«^ ni, lem pre dianzi coilantemente negate, le quali furono. ! Che il giorno dieci Marzo profsimo fofse il Rè condotto à confini di Fontcrabia, tra la Bi/caia, e la Ghiena ,per ini efser po/lo in liber- Ci% tà . Ch'egli s intende[se tenuto all'incontro di confignar à Cefare nel termine di fei fe tt imane la Borgogna contatti li {noi Contadi, e pertinenze