44 DE’ FATTI VENETI neftilfimo accidente, che, non tanto ruinò con gli effetti di ciò? peggio minacciale con auguri; di proiTime infelicità. Mentre F^rfemie VÍ1 »i°rno Operan; nell’Arfenale afFaticauanfi à riporre in preparate CafTete alcune polueri, per ifpedirle al Campo» e in Armata, vfcì vna picciola fauilla da martello, battutofi fopra vn ferro, la quale volata in vn mucchio pur di polueri, diñante poco, Io acce/e in guifà, che andò all’impeto del fuoco in aria tutto il Magazzino ; precipitò le muraglie ; incendiò dodeci corpi di Galee lottili ; fparielungi,& erfe alCieloinvnconfufomi-icuglio legni, pietre, emateriali indiitinti, infiniti; rimafe tra quelle ecceíTiue ruine ièpolto gran numero di Maeitri, & altri Operari;, e l’horribil tuono, rimbombando in ogni parte profuma , e lontana, fpauentò altamente il Senato, che appunto allora fi ritrouaua ridotto, fuori balzandoui quei buoni Padri, fenza iapere, doueriuolgerfi ,nè dachedifenderfi, e rimanendo tutta la Città sbigottita, confufa, e tremante. Per tanti, e tanti crefcenti trauagli, fudando molto ilGouerno, fi agitaua fpe-ciaimentein prouederiidimilitie.Haueagiàfuperato quafi l’im-vrouìfto- P°fllbile nell ammaiTarne da vari; Cotorni in buona quatità; Ad ni Wnéte ogni modo trouandofi occupatii paih;& elfendonemiche tutte di miiine. j£ natjoni eitranee,pareua ogni numero,in riguardo di tanti,e tati moltiplicati bifogni, icario, einfufficiente. Si mandò Girola-Gixohmo mo Sauorgnano nell’Heluetia, con incarico di trattar’, e di con-òvonlfi-' chiudere preliba que’ Cantoni Lega, ed eftrattion di genti ; e mùtua, fa pendo, che in guerra ficuramente fi trauagliano con le diuer-fioni i nemici, diegli commiffioni inoltre, d’indurre à qualunque coito coloro à rompere col Ré di Francia. Vi andò il Sauorgnano, & anco ièppe così ben trattare, e generofamente eshi-bire, che gli forti di accordare tutti ii tre punti incaricatigli. Accordò rAlleanza, e Peftrattione, non olíante, che quegli fteliì Cantoni haueffero già promefìi alla Francia li già detti lèi mila Ma fenza Suizzeri ;e riportò buona intentione di sfoderarfi anco Tarme; effetto. benche poi cadeife fenza effetto, per vari; contrari; foprauucnu-ti accidenti il tutto . Ingroffatefi in tanto à gran numero le militie del Rè Chrifìia-niffimo in Milano, partirono verfo il Campo i due già eletti Pro-Giòrzio ueditori, Cornare, e Gritti ; e nel punto ifteffo della lor parten-./tndrea Za , eifendo mancati di vita due Procuratori di San Marco, furo-furJtori° no amendue infignitidiquellainiìgnemarca d’honore dallapu-blica munificenza. Ora nel fommo di tante anguftie appreffan-dofi momentaneamente i pericoli, e i cimenti, feorgeua il faggio Senato molto bene, che, vfeendo i Francefi di Milano, erano con l’impeto primo, per paffaril fiume, e rapidamente inondare nella