¿44 DE FATTI VENETI tore eoa viuoimpulfo di accordarli, e dare flimoli gagliardi peri più lolleciti preparamenti, e per la più celere vnione deirArma-te, già eifèndofi inilagione » che poteuano i nemic ifacilmente pre-uenireconlaloro vfeita . Contenne Teilefa. Che tra il Pontefice, Paolo T*erz*o, l'Imperatore, Carlo Quinto,e la Republica Veneta, s'intendefse ftabilita vna Lega difenpua, £5* offenfiua contra Solimano, Signore de’ T*tirchi. C he l'Arm ata marittima giu^ner e dotte [[e à ducento Galee, &à cento Vafcelli da guerra ; H corpo delle militie, a cinquanta mila Fanti, ff à quattro mi la,e cinquecento C aualii, di varie nationi-, con ogni abbondante proni pone d'inftrumenti, e di munitioni da combattere, e da viuere. Che fofse ripartitoti numero, e l'armamento delle Galee , trentafei al Papa, ottantadue à Ce fare, ed altrettante alla Republica,con obligo a quepa di fiomminìprar* alla Beatitudine Sua gli Arpli con tutti li loro richiedi apprePamentì, ed à Carlo, di ritrouari Va [celli ; douendo ci a (che duna e [sere rifarcitoà mifura di tutto ciò, che ecce-defse ne* difpendij oltre all'obligo ad e [so toccante. Che Gener altfsimo dell' Armata fo(se Andrea Dori a. Che degli acqui pi,chefi fa ceferofi refiituifse a' Collegati tutto ciò, ch'era pato ancora fuo. C he l'impero di C opantinopoh fofse di Ce far e, ri (erbate però quel-le parti di Dominio alla Republica, che hauea per anco ne' p a fiati tempi pofsedute. Chegtaltri Luoghi fi riparti(sero a mifura de' dljpendij. Che alla Chiefa, (f al Pontefice p afsi^nafse quello, che feelto p fo[sedi più con(ptcuo, & adattato > Che forte ndo la ricupera di Ro-dt, pur ella re/ìit uire p douefse a' Cauaheri di Gerofolima. E che agl' altri Prenci pi d'Italia, à Ferdinando, Re de' Romani, à Frane e fio Primo, Rèdi F rancia,e dal Polacco, ed all' Inglefi, fofse riferuato il luogo,per entrarui anch'efsi. Communicato/ì dalPAmbaiciatore il tutto al Papa, non 11 po-iè tempo alia finale conchiufìone. Concorfeui prontamente ogn* vno . Promiie l'Ambaiciatore Cefareo per Ferdinando vn-efercito appartato, e femprein Campagna nell’ Vngheria. Ricusò di adherirui il Rè di Francia ; poiché già difcioltoiì in Narbona qualunque trattato di pace con Carlo, abborrì di entrar in cofa , in cui doueua tenere il Prencipe inimico troppo alto il pollo delle fperanze, e del grado ; E per gli altri due Rè,PoIaco, ed Inglefe, prefofi dal Papa l’aiTunto di ricercarli con efpreflì offici; ; come il primo non diilentiui, così l’Inglefe, fdegnatofì di non eilère flato precifamente ne’Capitoli comprefo, nonplacoilìmai, ancorché Girolamo Zuccato, Segrétario, e Refìdentein quella Corte per